Gonzalo Higuain Juventus Fiorentina Serie AGetty Images

Pochi palloni, duelli persi: continua il momento no di Higuain alla Juventus

Da Gonzalo Higuain ci si aspetta sempre qualcosina in più. Se segna una rete, avrebbe dovuto realizzarne almeno un'altra. Se prende 7 in pagella, può fare meglio. Quando sei una delle punte centrali più forti al mondo, va così. L'attaccante argentino, criticato in lungo e in largo per le prestazioni di Barcellona e Reggio Emilia, trova l'insufficienza anche contro la Fiorentina. Indubbiamente, il peggior momento da quando veste la casacca della Juventus.

I movimenti non appaiono ancora fluidi, e non potrebbe essere altrimenti considerando il periodo della stagione, ma la sensazione è che il Pipita stia patendo – specialmente – mentalmente. E, in tal senso, all'Allianz Stadium qualche fischio s'è sentito. La volontà non manca, ma i risultati individuali tardano ad arrivare.

Higuain fatica pure nei compiti elementari, assistito poco e male – va detto – dai compagni. In questo momento, probabilmente, all'ex bomber del Napoli servirebbe esclusivamente una marcatura per ritrovare la serenità perduta. D'altronde, si sa, gli attaccanti vivono per la gioia personale.

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Max Allegri, difendendolo a spada tratta mediaticamente, e schierandolo costantemente in campo, ha coccolato il suo centravanti anche nel dopo Fiorentina. Apparso piuttosto nervoso al Mapei Stadium, Higuain con la viola s'è divertito a scontrarsi contro la solidità gigliata, tentando di abbassare – con scarsi risultati – il raggio d'azione pur di rendersi maggiormente imprevedibile. Davide Astori, senza proporre un contributo da urlo, ha reso la prova del Pipita pressoché innocua.

Ben 11 i possessi persi dal numero 9 banconero nel turno infrasettimanale, 33,3% in duelli vinti, solo 30 i palloni toccati. Numeri che non dovrebbero appartenere ad un giocatore abituato a dominare in lungo e in largo. Un po' di riposo, forse, non guasterebbe. E, in tal senso, ai campioni d'Italia le soluzioni non mancano: Mario Mandzukic in versione ruolo originario, senza sottovalutare la carta Paulo Dybala terminale avanzato. Insomma, Allegri annovera tra le sue fila diverse scelte di primissima qualità.

Prossima tappa: derby della Mole. Sabato sera, secondo turno di fila consecutivo tra le mura amiche, i campioni d'Italia ospiteranno la compagine granata. Difficile, anche se alle porte c'è la Champions League, che Higuain finisca in panchina. Ma verosimilmente non sarebbe una cattiva idea.

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