"Un attaccante? Ci potrebbe anche servire, vediamo e speriamo di fare qualcosa nei prossimi giorni".
Dichiarazioni di Andrea Pirlo al termine di Juventus-Udinese 4-1, parole che fanno capire come la Vecchia Signora - nella freschissima sessione invernale - si appresti a far registrare qualche movimento.
Intendiamoci, nulla di trascendentale, soprattutto considerando come le risorse a disposizione non siano delle più corpose. Né per i campioni d'Italia in carica né per gli altri. Stessa barca.
Ingegno e creatività, binomio caro al dg Fabio Paratici, che in questi giorni lavorerà sul mercato con l'intenzione di mettere le mani su un nuovo volto per l'attacco.
E le suggestioni non mancano: dall'occasione Graziano Pellè a costo zero, passando per Leonardo Pavoletti in uscita dal Cagliari. Ma attenzione a possibili sorprese, in quanto la caccia è appena iniziata, e il nome resta ancora tutto da scoprire.
Identikit, tracciato, dunque: costo basso o inesistente, alternativa, un profilo che accetti la panchina senza grossi problemi. Ecco perché, quindi, pensare che la Juve possa fare qualcosa di corposo rasenta la più pura utopia.
D'altro canto, parallelamente, i bianconeri hanno bisogno di chiudere un affare in tempi rapidi. Vuoi per l'infortunio alla coscia destra patito nelle ultime ore da Alvaro Morata, che difficilmente gli consentirà di prendere parte all'imminente trasferta di San Siro.
Vuoi perché, complessivamente, tre centravanti non garantiscono il giusto numero per competere in quattro manifestazioni (Supercoppa Italiana compresa):
Poi, non ultimo in ordine di importanza, c'è l'argomento tattico da affrontare. Con la Juve ancora alla ricerca della miglior espressione possibile, da trovare passando anche dalle dinamiche offensive.
E se Paulo Dybala ha iniziato ad accendere i moti, resta oggettivo come a Madama manchi un "9". Uno che possa sostiuire all'occorrenza Morata e che, al tempo stesso, possa avere un perché nel nome del turnover e delle necessità.


