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Amauri ChievoGetty Images

Pillon e Calciopoli: la parentesi del Chievo in Champions

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E poi ti ritrovi il Chievo in Champions League. Avviene nel 2006, quando il ciclone Calciopoli si abbatte sul campionato italiano e ridisegna la classifica di Serie A di quella stagione: risultato? I veneti approdano clamorosamente nell'Europa dei grandi.

Bepi Pillon, probabilmente, quando un anno prima accetta la chiamata di Campedelli non può immaginare nemmeno lontanamente scenari simili. Che invece si consumano, sia per la bravura del tecnico e di quella rosa che per lo scandalo che investe il pallone di casa nostra sconvolgendo la graduatoria.

Il Chievo 2005/2006 stupisce, chiude al settimo posto e centra un'altra qualificazione UEFA dopo quella storica con Delneri, ma le aule di tribunale aumentano la portata del'exploit: i Mussi volano in Champions, roba da brividi.

Serie A 2005/2006 Calciopoli

La Juve scudettata di Capello viene retrocessa d'ufficio in B, Lazio e Fiorentina penalizzate, il Chievo si ritrova quarto e qualificato ai preliminari: l'estate 2006 si fa ancora più bollente, perchè l'urna riserva i bulgari del Levski Sofia in una doppia sfida da disputare tra inizio e fine agosto stravolgendo la preparazione.

Amauri, Obinna, Brighi, Tiribocchi, Pellissier,un Semioli capace di sfiorare la convocazione ai Mondiali tedeschi, residui della vecchia guardia come Moro, D'Anna e Lanna: il Ceo si avvicina al grande appuntamento e sogna la celebre musichetta, ma la strada è lunga e tortuosa.

Pillon, a ridosso del confronto col Levski, chiama a raccolta l'ambiente.

"E' un'occasione irripetibile per tutti noi, per la società, per i tifosi. Vedremo di onorarla al meglio".

A fargli eco, è l'allora ds Giovanni Sartori(attuale perno dirigenziale della super Atalanta).

"Per noi è un ostacolo sicuramente difficilissimo da superare, ma siamo molto determinati a giocarci al meglio questa chance e faremo di tutto per passare il turno e regalare alla città un'avventura nel tabellone principale della Champions League. Credo che sarebbe un avvenimento eccezionale per tutto lo sport veronese. Se dovesse accadere, siamo anche pronti a muoverci sul mercato per rinforzare la squadra".

I gialloblù ci provano, ma escono di pista al primo colpo: sconfitta per 2-0 in Bulgaria all'andata, 2-2 al 'Bentegodi' (doppietta di Amauri, che a fine agosto si trasferisce al Palermo) dopo essere andati sotto di due reti. La favola si trasforma in illusione, il Chievo saluta subito la Champions e 'retrocede' in Coppa UEFA.


CHIEVO-LEVSKI SOFIA 2-2

MARCATORI: 36' Telkiyski (L), 47' Bardon (L), 48' e 81' Amauri

CHIEVO (4-4-2): Sicignano; Malagò, Mandelli, Mantovani, Lanna; Semioli (29' Luciano), Sammarco, Giunti (65' Marcolini), Zanchetta; Pellissier (59' Tiribocchi), Amauri. All. Pillon.

LEVSKI SOFIA (4-2-3-1): Petkov; Milanov, Topukazov, Tomasic, Lucio Wagner; Richard, Borimirov; Telkyiski (77' S. Angelov), Bardon, Yovov (92' Koprivarov); Domovchinskyi (72' E. Angelov). All. Stoilov.

Arbitro: Batista

Ammoniti: Sammarco, Tomasic, Petkov, Marcolini

Espulsi: Lanna e Lucio Wagner


Qualcosa si rompe, i Mussi perdono entusiasmo e tornano sulla terra: nella competizione continentale di minor richiamo le cose vanno alla stessa maniera, perchè dopo il Levski in Champions ad estromettere il Chievo dall'Europa è lo Sporting Braga al primo turno.

In Portogallo i lusitani vincono 2-0, a Verona la 'banda' Pillon per poco non ribalta tutto: stesso risultato al 90' firmato Tiribocchi-Godeas, ai supplementari però il Braga trafigge Sicignano a ridosso del 120' e col 2-1 mette la parola fine alle velleità clivensi fuori dal Bel Paese.

Chievo Verona 2006AFP

Preparazione anticipata e sforzo psicologico inusuale, con l'inizio della Serie A, rappresentano un contraccolpo troppo grande per il Chievo: Pillon viene esonerato alla sesta giornata, Campedelli si aggrappa all'icona Delneri richiamandolo in panchina, ma i vecchi fasti restano un ricordo.

Il Ceo finisce in B nel modo più amaro e crudele, perdendo lo spareggio salvezza col Catania in campo neutro a Bologna: dalla Champions alla retrocessione in 9 mesi, scherzi del pallone.

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