La Juventus ha la Zebra, la Roma la Lupa, la Lazio l'aquila. Diverse squadre di Serie A, sopratutto le big, contano su un animale come proprio simbolo: nel caso dell'Inter, della Beneamata, questa è un serpente e in particolare una biscia.
Come noto, infatti, l'Inter è anche chiamata con il soprannome di 'biscione': la storia dietro al rettile è vecchia quanto il primo stemma nerazzurro, che prendeva spunto dalla storia della città, di Milano e dei secoli passati prima della fondazione del club.
INTER BISCIONE, PERCHÉ?
Quando l'Inter venne fondata, insieme ai colori nerazzurri del cielo e della notte, venne inserito nel proprio stemma anche il serpente. Il motivo? Questo era presente nell’emblema della famiglia Visconti, la fondatrice del Ducato di Milano nello Stato dell'Italia Settentrionale.
Nel corso dei decenni il biscione presente nello stemma dei Visconti, tra i simboli più importanti di Milano da oltre settecento anni, si è tramutato sempre più in un serpente più canonico: inizialmente, infatti, nel quattordicesimo secolo l'animale, Il Biscione Visconteo, somigliava più ad un drago, con la corona regale sul capo.
Dal 1979 al 1989 lo stemma dell'Inter ha visto in maniera dominante il serpente, ormai non più Biscione Visconteo, come dominante: logo a forma di Scudetto, con colori nerazzurri, e rettile in bella vista. Nell'annata 1988/1989, prima del logo senza di esso, il serpente venne leggermente modificato.


