La capitale francese chiama. E Mattia De Sciglio risponde: oui. Il 27enne terzino milanese si avvia a grandi passi verso il trasferimento al Paris Saint-Germain, salutando così la Juventus dopo due anni e mezzo caratterizzati da 57 presenze e 1 goal.
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Ancora pochi dettagli e, infatti, lo scambio con Layvin Kurzawa sarà realtà. A tal proposito, come spiegato da Tomas Tuchel in vista della trasferta di Lille, il 27enne laterale sinistro non prenderà parte all'imminente gara di Ligue 1, in quanto la situazione con la società è ancora tutta da chiarire.
In realtà, però, il quadro è stato tracciato. E nelle prossime ore porterà a un vaggio verso Torino per unirsi alla sua prossima squadra. E se Maurizio Sarri fa pretattica, dicendo di non conoscere le caratteristiche dell'ex Monaco, alla Continassa viaggiano spediti verso una plusvalenza corposa. Il tutto, consegnando al tecnico bianconero una valida alternativa ad Alex Sandro.
Ma perché la Juve ha deciso di privarsi di De Sciglio? Valutazione tecnica associata all'aspetto finanziario. Sotto la Mole, considerando l'evoluzione della rosa, ritengono che inserire nel pacchetto arretrato un mancino puro sia cosa buona e giusta. Parallelamente, la spesa effettuata per prendere l'ancora per poco 2 bianconero dal Milan, pari a 12 milioni, consente di incassare denaro fresco per il bilancio.
Insomma, tutti felici e contenti. Con il difensore azzurro che, in attesa del via libera definitivo, ha già consolidato l'intesa con il PSG sulla base di un contratto pluriennale da circa 3 milioni netti a stagione. Stesso discorso per Kurzawa, a cifre analoghe.
Attenzione, poi, agli infortuni. De Sciglio, pur vantando potenzialità interessanti, non è mai riuscito a trovare la tanto agognata continuità di rendimento, incappando a stop su stop. Dunque, dentro un giocatore che possa maggiore affidabilità.
Infine, da non sottovalutare la figura di Max Allegri, da sempre grande sponsor di Mattia fin dai tempi del Diavolo. E, inevitabilmente, l'allontanamento del tecnico livornese in questo caso recita una parte importante, anzi, fondamentale.




