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Emerson Palmieri Chelsea 2019-20Getty Images

Perché la Juventus non ha preso Emerson Palmieri

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Il mercato italiano ha da poche ore chiuso ufficialmente i battenti. E, dunque, è già tempo di retroscena. Con la Juventus in prma linea, attiva come non mai nelle battute conclusive di una compravendita estenuante e complicata.

Attraverso l'ingegno, e il duro lavoro, il CFO Fabio Paratici ha completato una serie di operazioni prioritarie. Dalla partenza di diversi esuberi di lusso, passando per l'affondo deciso e decisivo su Federico Chiesa. Per la gioia di Andrea Pirlo, a caccia di elementi duttili preposti ad avviare un'idea di calcio aulica e organizzata.

Il COVID-19, inevitabilmente, ha impattato profondamente su tutti i club. Ecco perché, quindi, le occasioni al fotofinish non sono mancate. Tutti a caccia del prestito giusto, dell'ingaggio da tagliare, della novità inaspettata.

Qualche problema sulla fascia sinistra della Vecchia Signora che, in concomitanza con l'infortunio di Alex Sandro, nelle prime due uscite stagionali s'è ritrovata pressoché costretta a intraprendere due percorsi: scommettere sulle potenzialità di Gianluca Frabotta e adattare Juan Cuadrado. Non (affatto) male la prima opzione, da rivedere la seconda.

Da qui l'idea sull'asse Chelsea-agente di Emerson Palmieri: proporre il laterale brasiliano naturalizzato italiano a Madama. Un'opzione presa seriamente in considerazione dai bianconeri che, dal canto loro, conoscono alla perfezione la materia.

Stimata datata, nonché nata ai tempi della Roma. Con Paratici pronto a fare sul serio, se solo il potenziale oggetto del desiderio non si fosse rotto del crociato. Insomma, offensiva bloccata sul nascere. Ma mai accantonata definitivamente.

Allora, a maggior ragione considerando l'opportunità di prenderlo in prestito, perché la Juve non ha affondato il colpo per Emerson Palmieri? Risposta semplice: i bianconeri hanno scelto di ottimizzare al massimo le risorse a disposizione. Spostando qualsiasi ragionamento, così, in vista della sessione invernale.

Per farla breve: il padrone assoluto in quella zona del campo si chiama Alex Sandro. Dopodiché, valutazioni aperte. Con Frabotta alle prese con un'occasione più unica che rara, e Bernardeschi chiamato a giocarsi le sue carte anche tutta fascia. Proprio come preannunciato recentemente anche dallo stesso Pirlo:

"Federico non lo vedo come trequartista. E lui è d'accordo con me. Lo vedo come un giocatore a tutta fascia, di forza e fisicità".

Qualora la massimizzazione non dovesse andare per il verso giusto, automaticamente subentrerebbero nuovi pensieri. E non troppo lontani da una realtà che, comunque, ha già visto la Juve cambiare decisamente pelle.

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