Undici mesi. Tanto è bastato alla nuova SSD Palermo, società fondata sulle ceneri della storica US Città di Palermo, per ritornare nel calcio professionistico seppure non esattamente nel modo sognato dai tifosi rosanero.
A sancire la promozione del nuovo Palermo infatti è stato il Consiglio Federale che ha deliberato lo stop definitivo al calcio dilettantistico a causa della pandemia. I rosanero, che al momento della pausa obbligata comandavano il proprio girone con ben sette punti di vantaggio sul Savoia secondo, si sono così ritrovati catapultati in Serie C dopo un solo anno di Serie D.
Una promozione arrivata d'ufficio e senza troppe celebrazioni da parte dei tifosi. Un po' per le note restrizioni, un po' perchè la piazza negli ultimi anni era stata abituata a frequentare stabilmente la Serie A con qualche puntata addirittura in Europa, passando per una finale di Coppa Italia persa contro l'Inter. Il tutto ammirando tanti campioni: da Cavani a Dybala, da Pastore a Ilicic.
L'era Zamparini però si è chiusa nel modo peggiore col fallimento della vecchia società, che ha di fatto costretto il Palermo a ripartire dal via. A prendere il timone del comando meno di un anno fa è stato il gruppo Hera Hora riconducibile al palermitano Dario Mirri (nipote di Renzo Barbera) e Tony Di Piazza, italo-americano di orgini siciliane. I due hanno subito delegato la gestione sportiva all'esperto Sagramola, già dirigente rosanero con Zamparini dal 2004 al 2012.
La panchina invece viene affidata a Rosario Pergolizzi, tecnico nato a Palermo che aveva precedentemente guidato la Primavera rosanero vincendo uno storico Scudetto nel 2008/09. Il grande colpo della nuova gestione è il ritorno del trentanovenne Mario Alberto Santana, grande ex che proprio in Sicilia ha forse vissuto gli anni migliori della sua carriera all'inizio degli anni 2000. Una scelta di cuore.
Insieme a Santana l'estate scorsa arrivano tra gli altri l'esperto bomber Sforzini e l'ex terzino del Frosinone Crivello. Il nuovo Palermo, inserito nel Girone I, parte subito fortissimo con dieci vittorie consecutive nelle prime dieci giornate che permettono ai rosanero di prendere saldamente la testa della classifica. A fermare la cavalcata inarrestabile della squadra di Pergolizzi è il Savoia, che il 10 novembre espugna il 'Barbera' ed impedisce al Palemo di battere il record di tredici vittorie consecutive centrato dal Thiene nella stagione 1993/94.
La vera tegola però si abbatte sul Palermo a inizio dicembre quando, durante il Derby contro l'Acireale, il capitano Santana rimedia un gravissimo infortunio: rottura sottocutanea del tendine d'Achille destro.
Anche senza la sua stella la cavalcata verso la Serie C comunque non si arresta tanto che al momento dello stop i rosanero hanno già conquistato 63 punti in 26 giornate: meglio di qualsiasi altra squadra in Serie D. La promozione, arrivata solo d'ufficio, è stata quindi ampiamente meritata sul campo. Il capocannoniere del Palermo è Giovanni Ricciardo, messinese di 33 anni con alle spalle una lunga carriera nelle serie minori, autore di 9 goal. Sforzini invece si ferma a quota 5.
Una vittoria di gruppo insomma come dimostra anche la scelta dei giocatori, comunicata dal capitano Santana, di rinunciare ai soldi del premio promozione in favore delle famiglie più bisognose della città di Palermo.
"Intendiamo rinunciare al premio di 250mila euro messo a nostra disposizione dalla Società per la promozione di quest’anno. Una cifra non dovuta e non prevista inizialmente, ma che la Società ha voluto offrirci a gennaio e riconfermare oggi, nonostante la grave crisi economica post Covid, che ha radicalmente cambiato ogni cosa. In particolare, abbiamo deciso di lasciare 200mila euro nelle casse della Società e devolvere in beneficienza alle famiglie bisognose di Palermo i restanti 50mila euro del premio previsto, per dimostrare così, concretamente, il nostro sostegno e la nostra gratitudine".
Ora, smaltita l'euforia per l'obiettivo centrato, al Palermo è già ora di programmare un futuro tra poche certezze e parecchi dubbi. Primo tra tutti quello relativo alla querelle in atto tra i due soci Mirri e Di Piazza, con quest'ultimo che ha rassegnato le dimissioni da vicepresidente.
Il tutto mentre resta da capire chi sarà il nuovo allenatore vista la probabile rescissione consensuale con Rosario Pergolizzi. Una scelta delicata che toccherà all'amministratore delegato Sagramola sotto gli occhi di una città intera divisa tra curiosità, diffidenza e la speranza di rivedere presto il Palermo in Serie A.


