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Martin Odegaard Real Sociedad 2019-20Getty Images

Odegaard e l'esempio Cristiano Ronaldo: "Il migliore al mondo"

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Oggi la sua stella brilla alla Real Sociedad ma il nome di Martin Odegaard resterà per sempre legato al Real Madrid , club con cui ha debuttato in Liga a soli sedici anni.

Odegaard, in un'intervista al canale de La Liga disponibile su DAZN, adesso spiega il motivo tra le tante offerte scelse proprio di firmare col Real Madrid.

"Avevo diverse possibilità, ero molto giovane e per me era fondamentale giocare. A Madrid potevo allenarmi con la prima squadra e giocare con la seconda. Quindi per me è stata una buona soluzione, mi sembrava la più giusta. Essere lì ad allenarsi con i migliori giocatori del mondo e poi giocare nella seconda squadra, con Zidane allenatore, penso che sia stata una buona scelta".

Anche perché a Madrid ha avuto la possibilità di imparare molto da tutti i campioni del Real Madrid. Ed in particolare da Cristiano Ronaldo .

"Penso di aver imparato molto ogni giorno da quei campioni. Tutti i dettagli, il modo in cui si prendono cura del loro corpo. Sul campo ma anche fuori. Vedi come lavorano. Tutte quelle cose a cui non pensi spesso ma che sono molto importanti. Ovviamente quando nella tua squadra c'è il miglior giocatore del mondo, lo guardi".

Eppure le difficoltà per un ragazzo di soli sedici anni in un Paese straniero non sono ovviamente mancate.

"E' stato un po' difficile, avevo solo 16 anni ma mio padre è venuto con me ed è rimasto con me per i due anni in cui sono stato lì. La mia famiglia non voleva che andassi da solo. Doveva portarmi lui all'allenamento tutti i giorni perché non avevo la patente. E' stata una sfida. In campo è facile perché devi solo giocare e divertirti, fuori è un po' diverso quando non parli la lingua. Ma ho imparato molto, addirittura adesso parlo spagnolo con i miei compagni".

La famiglia d'altronde è sempre stata importantissima per Odegaard, che deve ai suoi genitori la carriera da calciatore.

"La mia famiglia insieme alla comunità ha speso dei soldi per fare un campo sintetico vicino casa. Ogni giorni quando tornavo da scuola, dovevo fare i compiti e poi andavo al campo con i miei amici. Quel campo è ancora lì oggi, credo che per me sia stato molto importante. Nei fine settimana andavamo a giocare dalle 10 di mattina e restavamo tutto il giorno".

Odegaard infine ricorda il giorno in cui è diventato il giocatore più giovane a debuttare in Liga con la maglia del Real Madrid.

"Non so cosa mi passasse per la testa in quel momento, ho solo cercato di stare calmo. Ho provato solo a concentrarmi. E' stato un grande giorno, un grande palcoscenico e mi hanno visto molte persone. E' stato un giorno speciale, ho provato a fare le cose che faccio normalmente. Mi avevano detto che avrei giocato l'ultima mezzora ma ci sono stati due infortuni quindi temevo di non poter entrare in campo. Alla fine ci sono riuscito, quindi penso che sia stato il giorno più importante della mia vita".

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