Gianluigi Buffon non avrà il suo record. Niente sesto Mondiale e niente possibilità di chiudere una carriera irripetibile sfoggiando la casacca azzurra. Discorso simile per l'altro Campione del Mondo, Andrea Barzagli, giunto al passo d'addio con il tricolore. Mentre Giorgio Chiellini, a maggior ragione se Carlo Ancelotti dovesse diventare il nuovo commissario tecnico, potrebbe proseguire la sua avventura in Nazionale. Un quadro pregno di malinconia e che, inevitabilmente, tira in ballo la Juventus.
A prescindere dalle decisioni di Max Allegri in funzione di Genova, la sensazione è che la botta sia stata delle più spaventose. Per tornare nel binario giusto, dunque, ci vorrà del tempo. E poco importa se gli impegni sono fitti, ravvicinati e importanti. I calciatori sono essere umani e, come tali, vanno trattati.
Da abile gestore delle risorse umane, toccando le note giuste alla vigilia della trasferta ligure, l'allenatore livornese saprà spronare a dovere i suoi veterani. Parafrasando il pensiero del mister toscano, perciò, l'enorme delusione andrà trasformata in carica agonistica. D'altro canto, specialmente l'estremo difensore carrarino nell'arco della sua maestosa carriera ha già avuto modo di smaltire sconfitte cocenti. Questa, tuttavia, ha un sapore particolare.
Gli stimoli stagionali, al netto del ceffone rimediato contro la Svezia, non mancano. Buffon – Champions League permettendo – a giugno appenderà i guanti al chiodo. Barzagli, in scadenza di contratto, vuole valutare minuziosamente il suo futuro, tra l'opportunità di conseguire un'ultima stagione sotto la Mole e la stuzzicante idea di provare un'avventura all'estero. Mentre Chiellini proseguirà sicuramente il suo percorso bianconero e, per sua stessa ammissione, “per il rinnovo basteranno cinque minuti con caffè compreso ”.
Insomma, tre big che possono e dovranno dare ancora molto. La Juventus, solitamente, ha la grande capacità di saper rigenerare tutto e tutti. E, dopo lo scudetto della leggenda, la compagine bianconera punta ad ottenere qualcosa di inimmaginabile. C'è un altro campionato da provare a vincere, c'è una Champions League che manca dal 1996 e c'è anche l'opportunità di trovare un poker maestoso di fila in Coppa Italia. Argomenti, quindi, che non dovrebbero lasciare spazio alla delusione.
A Vinovo, sebbene il dispiacere per il mancato approdo dell'Italia ai Mondiali sia enorme, si respira aria di totale concentrazione legata agli imminenti impegni chiave. Il giusto modo per non addentrarsi in un alone di negatività e, aspetto fondamentale, per trovare immediatamente il ritmo pre sosta. Ma per ottenere traguardi ambiziosi, ovviamente, occorre il sommo contributo degli uomini-spogliatoio. Vietato, dunque, pensare ancora alla Svezia.