Una serata emozionante. Per Maurizio Sarri e per i tifosi del Napoli. Perché tre anni del genere non si dimenticano. Restano. Nella storia di una società che, per poco, non ha saputo interrompere l'egemonia della Juventus. E nel cuore di un professionista che, però, non hai negato di essere stato tifoso azzurro fin da bambino.
La grande bellezza. Andata in scena al San Paolo dal 2015 al 2018, un'espressione calcistica sfociata nel sostantivo 'Sarrismo', ovvero la concezione del gioco sulla velocità e la propensione offensiva, per estensione e interpretazione.
Un legame forte, sentito e spontaneo. In una sola parola: amore. Sì, perché il popolo partenopeo ha idolatrato il suo vecchio condottiero, tanto da sostenerlo anche nei momenti più delicati, fatti di velati scontri verbali con il patron Aurelio De Laurentiis, sfociati poi nella rottura.
Tuttavia, da uomo navigato, Sarri sa benissimo come il passaggio alla Juventus nel capoluogo campano non venga perdonato.
"Se esco dal San Paolo so che se mi applaudono è una manifestazione d'amore, se mi fischiano è una manifestazione d'amore. Uscirò volendo loro bene come prima in un modo o nell'altro".
Queste le parole del 'Comandante' alla presentazione in bianconero, frasi che a distanza di sette mesi tornano d'attualità e che, soprattutto, lasciano pochi dubbi sul tipo di accoglienza progettata. Insomma, non saranno rose e fiori.
A Napoli tornerà un altro Sarri, vincente e riflessivo. Vincente per via della fugace esperienza al Chelsea, culminata nella conquista dell'Europa League. Riflessivo in relazione agli usi e costumi sabaudi, entrati immediatamente nel repertorio comunicativo di una persona chiamata a smussarsi per impattare nel migliore dei modi nel mondo Juve, club in cui lo stile recita una parte importante.
Resta, poi, un progetto tecnico alla deriva. Dagli 82, 87 e 91 punti conquistati in campionato con la gestione Sarri, ai 79 di di Carlo Ancelotti e agli attuali 24: con - in mezzo - l'esonero del mister di Reggiolo e l'arrivo di Rino Gattuso. Sarri al Napoli manca, eccome.




