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Gap Juventus-NapoliGoal

Napoli 'doppiato' dalla Juventus: post-Sarri il gap è clamoroso

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Aspettando Napoli-Juventus, aspettando una gara destinata a dire molto. Gli azzurri, reduci dal passaggio in semifinale di Coppa Italia, cercano un lampo per ritrovare entusiasmo in campionato. I bianconeri, invece, non possono permettersi passi falsi considerando l'andamento di Inter e Lazio. Insomma, domenica sera la posta in palio del San Paolo sarà delle più elevate.

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Certamente, in termini di appeal, l'imminente big match non avrà lo stesso gusto delle passate stagioni. Ovvero quando la formazione partenopea duellava asparamente con la Signora in funzione dello scudetto. Altri tempi, altri allenatori. O meglio, uno dei protagonisti resta sempre lo stesso: Maurizio Sarri.

In terra campana per tre stagioni dal 2015 al 2018, un mister di talento ha assunto i gradi di "Comandante". Tra gavetta e meritocrazia, alle porte dei 60 anni, inseguendo un sogno. Lungimiranza al potere per il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, abile come sempre a vedere oltre.

Perché nella scelta di Sarri c'è tutto: rischio, personalità e sagacia. Ingredienti ripagati a suon di risultati da chi, sotto il Vesuvio, ha viaggiato premendo ininterrottamente sull'acceleratore: 82, 87 e 91 punti. Insomma, roba da urlo.

Tuttavia, contro l'egemonia juventina si può fare ben poco. Oltre la leggenda, oltre la storia. Alla Continassa passano dirigenti, allenatori e giocatori. Ma il discorso non cambia. Ecco perché, seppur con otto scudetti di fila già in bacheca, Madama cerca il nono sussulto.

Che, se dovesse arrivare, questa volta avrebbe un sapore particolare. Vuoi considerando la scelta di Antonio Conte di accettare l'offerta dell'Inter, vuoi perché il "Comandante" ora guida la Juve. 

Gap Juventus-NapoliGoal

D'altro canto, il calcio è fatto così. Viaggia a una velocità supersonica e, soprattutto, non ammette grossi sentimenti. E non è un caso che il Napoli del post Sarri, nell'élite nostrana, sia crollato inesorabilmente, tanto da sfociare nel fallimento con l'esonero di Carlo Ancelotti. 

I campioni d'Italia in carica, invece, non ammettono repliche: 91, 91, 95 e 90 lunghezze negli ultimi quattro campionati guidati sapientemente da Max Allegri. Con l'attualità, spietata, a sottolineare come l'imminente sfida proponga obiettivi diametralmente opposti, con i bianconeri primi a 51 punti e con gli azzurri doppiati a 24. 

In definitiva, un progetto tecnico al capolinea. Da rilanciare, e misurare, con Rino Gattuso. Aspettando - decisamente - tempi migliori. Rimpiangendo ciò che è stato e ciò che sarebbe potuto ancora essere.

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