Nell’ultima amichevole pre campionato, la Juventus cade nel segno del Moratazo e della firma finale di Cunha. Già, l’ex bianconero – con tanti saluti ai sentimenti – fulmina per tre volte la retroguardia zebrata: prima con un sinistro chirurgico a sfruttare una grave incertezza del reparto arretrato, poi avendo la meglio fisicamente sull'asse Bonucci-Bremer e, infine, con un colpo di testa ravvicinato.
Possibilità di rientro a Torino? Pochissime, stando a radiomercato, con i Colchoneros pronti a puntare concretamente sulle caratteristiche di un attaccante che, indubitabilmente, può esaltarsi sia con Joao Felix sia con Griezmann. Ritrovato.
Alvaro non esulta, l’Atletico Madrid sì. Perché i biancorossi sono già in palla e, in vista del calcio che conta, hanno davvero tutto per poter pensare in grande. Sorridono gli ospiti, decisamente meno i padroni di casa che, pronti via, si ritrovano tra le mani da gestire il caso Kean: out dall’incontro, per motivi disciplinari, a causa di un ritardo in sede di convocazione. Insomma, non il miglior atteggiamento – eufemismo – in chiave mercato. Fuori, ma per infortunio, anche Luca Pellegrini: contusione al ginocchio destro.
Superiore l’Atleti, in tutto e per tutto, soprattutto nella proprietà di palleggio. Qualità al potere, geometrie e fisicità. Montagne russe, invece, per Madama: evidentemente alle prese con duri carichi di lavoro. Alle porte, però, c’è il primo impegno ufficiale. E contro il Sassuolo non si può sbagliare.
Tra le fila di Madama, alla Continassa, si salvano solamente tre interpreti: Szczesny per il rigore parato su Joao Felix, Zakaria per qualche lettura qua e là e il subentrato Gatti. Male il resto, con Vlahovic in ritardo di condizione e – tra gli altri – Bonucci e Alex Sandro a palesare enormi difficoltà.
La sensazione, al netto del calcio di (inizio) agosto non ti conosco, è che la Juve necessiti di qualche inserimento funzionale. Non a caso, nelle prossime ore, alla Continassa confidano di chiudere l’operazione Kostic con l’Eintracht. Sensazioni? Molto positive, con la possibile fumata bianca in 48 ore.
Dopodiché toccherà mettere mano al centrocampo, ma qui bisogna aspettare necessariamente le partenze. Specialmente quella di Arthur, corteggiato serratamente dal Valencia, tuttavia i numeri ancora non tornano e, in funzione di un ingaggio monstre, occorrerà munirsi di pazienza.
Cosa resta della Juve di queste settimane? Indicazioni importanti sul sistema di gioco che, quantomeno in fase embrionale, dovrebbe abbracciare i dettami del 4-3-3. E l’inserimento dei giovani, con Fagioli prossimo a rinnovare fino al 2026 e Rovella in fase di valutazione. Il lavoro, sul campo e fuori, non manca e non mancherà. E il Moratazo, giustappunto, non ammette repliche.
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