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Morata e la Juve: passato, presente e futuro

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La vigilia delle vigilie. Già, proprio così. Perché Inter-Juventus non è una partita come le altre, sfoggia da sempre un fascino particolare e, soprattutto, non ammette passi falsi.

Lo sa bene Alvaro Morata, oggi alle prese con il suo 29esimo compleanno, desideroso di festeggiarlo nel miglior modo possibile per un attaccante, ovvero con un goal.

Tutte le strade portano a una maglia da titolare. Vuoi perché per caratteristiche lo spagnolo è uno dei punti di forza della rosa juventina, vuoi perché - con l'ex Atletico Madrid in campo - per Madama cambia dal giorno alla notte. Questione di movimenti, riferimenti e profondità. Insomma, titolare. Stop. 

Non a caso - in due cicli differenti - Morata ha fin qui maturato 50 reti in 146 presenze con la maglia bianconera. Un ruolino di marcia non banale e da contestualizzare: da ragazzo di belle speranze a uomo, il tutto abbracciando la massima maturità calcistica.

E se sembrano passati secoli dalla celeberrima recompra in salsa merengue, nonché spada di Damocle come venne definita dall'ex ad Beppe Marotta, la Juve si gode l'attualità senza sottovalutare il futuro.

In quanto, in un senso o nell'altro, al termine dell'annata corrente andrà presa una decisione circa il futuro di Morata. Tema lontano, lontanissimo, con i dirigenti della Continassa concentrati esclusivamente all'oggi. In definitiva, del doman non v'è certezza.

Storia: dopo due prestiti di fila, la Juve avrebbe l'opportunità di assicurarsi il cartellino di Morata con un assegno pari a 35 milioni. Cifra, questa, prestabilita con l'Atletico Madrid in fase di definizione dell'operazione.

Ovviamente, considerando il periodo storico e le disponibilità economiche, vige la netta sensazione che i bianconeri vogliano prendere la decisione sovrana solamente in primavera. Detto ciò, allo stato attuale delle cose, la Signora è molto soddisfatta del rendimento offerto dal centravanti iberico. Ed è bene specificarlo. 

Che, dal canto suo, non ha mai nascosto il suo amore per la Juve; vedi le prime dichiarazioni a battezzare il 2.0:

"Cosa mi è mancato? La gente che c'è qua e l'atmosfera che c'è qua quando vieni ad allenarti o vai in campo o sei in qualsiasi posto. Alla Juve è diverso, sono stato in tantissimi posti e mi hanno trattato bene ma qua è una roba diversa".

D'altra parte, fin dal primo ciclo all'ombra della Mole, tra Morata e la Juve è stato amore a prima vista. Con tanto di cavalcata maestosa, sfociata in quel di Berlino 2015, caratterizzata da goal pesantissimi specialmente in Champions League.

Ora, a 29 anni, Morata guarda il mondo con occhi diversi. Alla base del discorso c'è una splendida famiglia che garantisce equilibrio e serenità, ingredienti fondamentali per Alvaro che - nel suo percorso - ha avuto momenti belli ma anche complicati. Dimenticati. 

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