Se sarà tempo di sesto Pallone d'oro, lo scopriremo solamente nelle prossime settimane. Se riuscirà a sbloccarsi a San Siro, invece, lo capiremo domenica sera. Cristiano Ronaldo, come suo solito, viaggia per obiettivi graduali. E dopo aver fulminato senza pietà De Gea, proverà a fornire lo stesso copione contro Donnarumma. La sostanza, fondamentalmente, non cambia. Il 33enne fuoriclasse portoghese – in ogni competizione – vuole dimostrare di essere il miglior giocatore al mondo.Ecco perché, in rampa di lancio, l'obiettivo personale sarà solo uno: spezzare il digiuno meneghino. Il numero sette bianconero, infatti, finora sotto il Duomo non è ancora riuscito a trovare la via della rete. Cinque partite disputate tra Manchester United e Real Madrid, 480' maturati, ma nessun goal. Dato inusuale per un campione di tale spessore. Che, tuttavia, vive un momento decisamente positivo.
Al netto della fresca perla rifilata alla sua ex squadra, CR7 sta diventando sempre di più il leader della Signora. Nulla di inaspettato, in quanto in sede d'acquisto gli uomini della Continassa avevano prefigurato proprio questo scenario. Ma, è risaputo, usi e costumi italiani richiedono tempo e abnegazione. E, dal canto suo, Cristiano ha messo in mostra immediatamente una professionalità maniacale. Da qui, appunto, 7 reti trovate in campionato e 1 in Champions League. Il tutto, aspetto più importante, offrendo contributi decisivi in termini di coralità.
“Non è mai bello perdere – ha spiegato Ronaldo al termine della sconfitta contro i Red Devils – ma meglio farlo ora. Abbiamo regalato la partita perché loro non ha fatto nulla per vincere. Il calcio è così, l'Europa è così. Non puoi mai rilassarti, abbiamo costruito diverse occasioni e abbiamo giocato bene”. Saggezza. L'asso lusitano, che di Champions League se ne intende avendola vinta ben cinque volte, guarda sempre il bicchiere mezzo pieno. Sposando, così, le linee guida societarie.
Ora, però, spazio nuovamente alla serie A. Alle porte – domenica, ore 20.30 – c'è l'impegno con il Milan. La Juventus, prima di concedersi alla sosta, punta a consolidare il primato. Basilare, quindi, archiviare l'ultima delusione ritrovando immediatamente la vittoria. E Cristiano Ronaldo, ancora a secco a San Siro, si appresta a vivere una serata caratterizzata da una forte componente motivazionale. Ecco, segnali poco confortanti per la retroguardia rossonera.