I tifosi della Juventusse lo ricordano bene Predrag Mijatovic: freddo, spietato, più semplicemente colui che decise la finale di Amsterdam nel 1998, regalando al Real Madrid un'enorme gioia in Champions League proprio contro la Vecchia Signora.
Impossibile non aprire con questa domanda: il popolo bianconero continua a sostenere che avrebbero dovuto annullare la sua rete per fuorigioco: “No, non era offside. E lo dimostra il fatto che nessun giocatore della Juventus protestò”.
Cosa le ha lasciato quella notte? “La mia più grande soddisfazione professionale, una gioia immensa e indimenticabile”.
E, scherzi del destino, Juventus e Real Madrid si ritrovano a duellare in finale di Champions League: “Entrambe le squadre sono di altissimo livello e stanno facendo molto bene. Gli spagnoli sono abituati a giocare e vincere queste partite, hanno tanta esperienza e possono superare qualsiasi ostacolo”.
Che idea s'è fatto del cammino bianconero? “I ragazzi di Allegri sono forti, completi in tutti i reparti, tatticamente e tecnicamente sono di primissimo livello. La Juve ha giocatori che possono decidere improvvisamente una partita, senza sottovalutare la difesa che è sempre solidissima".
Se le cito Higuain? “Lo conosco bene, l'ho portato io a Madrid. Gonzalo non lo scopriamo certamente oggi, è un attaccante di grandissima qualità e, in vista di Cardiff, avrà un vantaggio: conosce molto bene la retroguardia del Real”.
Rimanendo in tema Argentina, crede che Dybala possa spostare gli equilibri dell'imminente big match? “Ha enorme talento, allo Stadium contro il Barcellona ha disputato una partita grandiosa, sta facendo le cose giuste e può ancora migliorare”.
Un eventuale successo bianconero avrebbe un sapore speciale targato Buffon: “E' un grande campione, dentro e fuori il rettangolo di gioco, questa per lui potrebbe essere l'ultima opportunità per mettere le mani sulla Champions League”.
Zinedine Zidane, in caso di successo, da allenatore porterebbe a casa questo trofeo per la seconda volta di fila: “Al Real Madrid, al di là degli aspetti tecnico-tattici, conta molto lavorare sulla mente dei calciatori: e lui lo sta facendo magistralmente”.




