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Matias Soule NXGN GFXGoal

Matias Soulè, il gioiellino 'albiceleste' della Juventus

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Le prestazioni di Matias Soulé, ormai, non fanno più notizia. Altro giro, altro talento: rigorosamente a tinte bianconere. E non è un caso, quindi, che la Juventus abbia deciso di blindare l’argentino fino al 2026. Insomma, Soulè non si tocca ed anzi prenota un futuro da protagonista alla corte di Madama. Per informazioni, chiedere a Massimiliano Allegri.

Ma chi è l’argentino e, soprattutto, che prospettive ha? Tutto chiaro alla Continassa. Nato il 15 aprile del 2003 a Mar de Plata, preso dalle giovanili del Velez Sarsfield, Soulé è un tuttofare offensivo mancino dotato di grande classe. Un 'albiceleste' dal piede educatissimo, con la qualità nel DNA. 

Accostato in patria costantemente ad Angel Di Maria, fin dai tempi delle nazionali di categoria dell'Argentina, in realtà è diverso dal giocatore del PSG: doti tecniche al potere per entrambi, ma con una interpretazione differente dei ruoli rispetto al 'Fideo'. Soulè è più punta rispetto al connazionale, gradendo comunque partire da destra per accendere il sinistro. Senza problemi di modulo, ma sempre e costantemente in prima linea nel tridente offensivo. 

Carattere mite, professionale, voglia di spaccare il mondo. Il calciatore sudamericano, da quando è approdato a Torino, ha avuto modo di mettersi in mostra tra Primavera e Under 23, con l’ambizione di arrivare in prima squadra. E, a tal proposito, il percorso di crescita procede secondo tabella.

Allegri, da sempre attento alla linea verde, segue minuziosamente i progressi di Soulé, tanto da testarlo nelle amichevoli estive contro Cesena e Monza. Mettendo nel mirino, e non potrebbe essere altrimenti, un contributo nelle gare che contano.

E alla prima occasione utile, l'allenatore bianconero ha confermato la sua grande stima nei confronti di Soulé. Dopo l'infortunio rimediato da Chiesa nel corso della sfida tra la Juventus e l'Atalanta, che costringerà l'ex Fiorentina a stare fuori fino al 2022, Allegri ha deciso di aggregare al gruppo della prima squadra proprio l'argentino classe 2003.

Al termine della sfida contro la Virtus Verona, l'allenatore della Juventus Under 23 Lamberto Zauli ha spiegato il motivo alla base della sostituzione dell'argentino al termine:

"È nel giro della prima squadra"

All'Arechi, contro la Salernitana, è arrivato anche l'esordio: pochi secondi, senza toccare palla e senza nemmeno poterla giocare. Entrato proprio prima del rigore calciato in curva da Dybala, sul quale poi è terminata la partita. Comunque una soddisfazione, per ora. Un paletto.

A 18 anni, sicuramente, ci sono priorità e priorità. Certo, la passione per la Playstation fa parte dell’età verdissima, ma Soulé pensa e vive di calcio. Una passione, un lavoro, un’ambizione. Stop.

"Sono felice di aver rinnovato con la società che mi dà tutto il suo sostegno e la sua fiducia - ha dichiarato a 'Juventus Tv' - questo è solo l’inizio e darò tutto per raggiungere gli obiettivi, grazie anche a che mi sostiene incondizionatamente".

L’evoluzione, d’altro canto, è dietro l’angolo. Ingiocabile per i pari-età, competitivo in Serie C, talentuoso su scala élite. Certo, come sempre il rettangolo di gioco emetterà il verdetto sovrano, ma la netta sensazione è che i numeri - per arrivare a determinati livelli - ci siano tutti. D'altronde, il biglietto da visita fa pendere l'ago della bilancia tutto dalla parte di Soulè.

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