Torino da giorni è baciata dal sole. Il che è positivo, per una squadra meteoropatica come la Juventus. E chissà che questi raggi luminosi non la aiutino a espugnare il San Paolo. Missione non semplice, soprattutto per un collettivo apparso nelle ultime uscite decisamente uggioso. La disfatta di Madrid ha lasciato il segno: i bianconeri saranno chiamati, il 12 marzo, a trovare una vera e propria impresa, dopo le sfide contro Napoli e Udinese. Due gare che dovranno chiudere il discorso scudetto.
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Si parte dalla tappa azzurra, con la Signora che domani sera alle 20.30 affronterà la formazione guidata da Carlo Ancelotti. Tredici punti di vantaggio, tredici lunghezze di estrema solidità. La Juve si misurerà con i partenopei potendo ragionare anche in funzione del pareggio, risultato pragmatico che consentirebbe di tenere a debita distanza l'unica rivale. In caso di successo, alla Continassa potrebbero già iniziare a organizzare il percorso del pullman scoperto per festeggiare l'ottavo tricolore consecutivo.
Getty ImagesIl cammino della Juve è da record: 22 successi in 25 match, come lei nessuno mai in serie A. Eppure qualcosa non torna. Non torna il risultato del Wanda Metropolitano, che nella stagione dell'acquisto di Ronaldo potrebbe portare a una clamorosa eliminazione già agli ottavi di Champions. Non torna nemmeno la condizione atletica di un gruppo che, giunto nel clou dell'annata, avrebbe dovuto proporre ben altro passo. E non torna neppure la scelta di Allegri, fresco di addio ai social network, probabilmente stufo di una deriva tanto maleducata quanto pericolosa dei tanti tifosi che forse non l'hanno mai amato davvero.
La Juve ha bisogno di una scossa, di una prestazione convincente, di una prova di forza. Occorre impregnarsi di energia positiva in vista del secondo round con l'Atletico Madrid. Ai bianconeri serve una lucida illusione, pur mettendo in preventivo che contro il Cholo le chance di tornare sul pianeta Terra saranno elevate.
A Bologna la banda di Allegri ha proposto una prova piatta, confluita nel successo per cause puramente astrali. Riprendersi da un doppio cazzotto sul muso può essere terribilmente difficile, ma alle volte incassare non è importante bensì è l'unica cosa che conta. E dai ganci destri di Gimenez e Godin ci si può rialzare, ma bisogna volerlo davvero.
Napoli non scalfirà minimamente le certezze di chi ha saputo costruire un'indomabile egemonia nostrana, tuttavia al tempo stesso dirà molto sul breve periodo. Insomma, la Juventus sbarca sotto il Vesuvio pensando esclusivamente all'Europa. L'ultimo test di livello prima del crocevia stagionale, ci perdoni l'Udinese.




