4 campionati di Serie A, 3 Coppe Italia, 2 Supercoppe. Soprattutto, l'amore incondizionato che la tifoseria non gli ha mai fatto mancare. Mario Mandzukic in quattro anni e mezzo alla Juventus ha lasciato un enorme segno, traducibile in 162 presenze e 44 goal. Prima degli ultimi mesi vissuti da separato in casa, conclusasi con il trasferimento all'Al Duhail l campione croato è stato un intoccabile della rosa di Allegri. E, per certi versi, anche un talismano.
Una delle particolarità dell'esperienza dell'ex Wolfsburg e Bayern in bianconero è che ha segnato in 41 partite diverse, segnando più di un goal soltanto in tre occasioni: nella stagione 2015/16 contro il Carpi, nell'annata 2017/18 contro il Real Madrid e nel 2018/19 contro il Napoli. Insomma, le doppiette sono cose rare.
Ciò che però va evidenziato non è il numero di goal, ma il peso degli stessi. Quando Mandzukic ha segnato, la Juventus ha vinto la partita per 39 volte su 41, ovvero nel 95,1% dei casi. Numeri straordinari, 'sporcati' nell'ultima partita con goal, l'1-1 contro l'Atalanta nel maggio 2019.
Fino a quel momento la non vittoria con goal di Mandzukic si era verificata soltanto in un caso, ma probabilmente il più amaro: la finale di Champions League del 2017 a Cardiff, quando il Real Madrid ha travolto i bianconeri con un rotondo 4-1. Il croato aveva segnato in rovesciata il momentaneo 1-1, prima del crollo nella ripresa.
Tanti comunque anche i dolci ricordi: in 19 casi ha segnato la rete decisiva per la vittoria. Solo nella scorsa stagione è stato decisivo contro Milan, Roma, Inter, Napoli e Valencia. Più che i numeri importanti, ha sempre privilegiato i goal pesanti. Quelle 39 vittorie su 41 sono lì a testimoniarlo. E gli sono valse l'amore della tifoseria bianconera.
Il ritorno al Milan non ha cambiato la questione: Mandzukic rimane un idolo per i tifosi della Juventus. Ora l'addio al calcio e i ricordi.


