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Lozano-Napoli, è la stagione della verità: con Spalletti per consacrarsi

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Un'annata deludente, un'altra esaltante. Adesso, per Hirving Lozano è giunto il momento di 'stabilizzare' l'asticella, alzandola ulteriormente ma fornendo solide certezze riguardo la sua importanza nel progetto Napoli.

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Il 'Chucky', alla terza stagione in azzurro, si troverà agli ordini del terzo allenatore diverso: Carlo Ancelotti, Gennaro Gattuso e ora Luciano Spalletti, l'uomo scelto da De Laurentiis per ridare sicurezze e continuità al Napoli dopo la batosta legata al mancato approdo in Champions.

Se a volerlo fortemente sotto al Vesuvio era stato 'Carletto', stregato da Lozano ai Mondiali russi del 2018, il rendimento nei suoi primi 12 mesi italiani è stato ben al di sotto delle attese. Non solo per l'investimento compiuto dal Napoli, che nell'estate 2019 versò 42 milioni al PSV per assicurarselo, ma anche per un enigma tattico per svariati mesi rivelatosi un fardello sull'avventura del 'Chucky' in terra partenopea.

Attaccante centrale, esterno sinistro, finto centravanti: Lozano di ruoli ne ha cambiati senza mai convincere a dovere tifosi, staff e addetti ai lavori, venendo gradualmente relegato a riserva. Il trend è proseguito con l'avvicendamento Ancelotti-Gattuso a metà 2019/2020, poi la scossa che ha sovvertito gli scenari e ribaltato le opinioni, con Ringhio abile a 'svegliare' (talvolta anche a muso duro) e collocare il messicano sulla trequarti affidandogli la mattonella destra del 4-2-3-1. E da lì, l'incognita si è trasformata in arma in più.

Hirving Lozano Napoli Genaro Gattuso 211020Getty

Con la sua velocità il 'Chucky' è diventato una spina per le difese avversarie, in grado di saltare sistematicamente l'uomo e fornire assist preziosi ai compagni. Ma non solo, perchè in quella posizione sono tornate autostima e pericolosità anche in fase realizzativa: se nel 2019/2020 i goal erano stati 5, nell'annata appena trascorsa le reti siglate da Lozano col Napoli ammontano a 15.

Hirving, da punto interrogativo e alternativa ai titolari, nel nuovo abito tattico si è preso una maglia e non l'ha più mollata. Eccezion fatta per i guai fisici patiti nella seconda parte dell'ultima stagione, in cui Matteo Politano lo ha sostituito egregiamente.

Il quinto posto finale e un rapporto di fatto esauritosi da mesi hanno portato al divorzio tra De Laurentiis e Gattuso e all'arrivo in panchina di Spalletti, che l'idea su come sfruttare Lozano ce l'ha ben chiara e l'ha espressa in conferenza a Dimaro.

"Lui preferisce giocare a destra: dall’altro lato è chiaro che può rientrare, ma ha fatto tanti goal anche a destra. A cambiare troppo si fa un minestrone".

L'ottimo 2020/2021 di Politano apre al dualismo col 'Chucky', chiamato a mandare in soffitta gli infortuni (non ultimo, quello da paura subito al volto in Nazionale dopo un duro scontro col portiere di Trinidad & Tobago) e riguadagnare terreno nelle gerarchie offensive. L'era Spalletti è iniziata, per Lozano è l'anno della verità.

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