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Iran footballGetty

"Chiediamo di escludere l'Iran dai Mondiali": gli sportivi iraniani scrivono alla FIFA

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Non si fermano le risposte ferme alla questione iraniana: la delicata situazione vissuta in Iran giorno dopo giorno potrebbe avere degli effetti anche sul mondo del calcio, e non solo tramite le proteste già messe in atto nelle ultime settimane.

A meno di un mese dall'inizio dei Mondiali in Qatar, che vedrà impegnata la Nazionale nel Gruppo B insieme a Inghilterra, USA e Galles, diversi rappresentanti del calcio e dello sport iraniani, insieme a un gruppo di attivisti, hanno presentato una lettera alla FIFA richiedendo formalmente l'esclusione della rappresentativa dal torneo.

"La brutalità e la belligeranza dell'Iran nei confronti del proprio popolo hanno raggiunto un punto di svolta, che ha portato a un distacco fermo del mondo del calcio e dello sport. Le prese di distanza della FIFA dalle questioni politiche sono spesso state tollerate quando non hanno riguardato la sfera calcistica", si legge dalla nota.

Tra i temi avanzati ci sono quelli della condizione delle donne, a cui "viene costantemente proibito l'accesso agli stadi" e la scarsa indipendenza della Federcalcio iraniana dalle idee di Governo, che rappresenterebbe una violazione dell'Articolo 19 dello statuto dell'organizzazione internazionale.

"Se le donne non sono ammesse negli stadi del Paese, e la Federcalcio iraniana sta seguendo semplicemente le linee di Governo, vuol dire che non può essere vista come un'organizzazione indipendente da qualsiasi forma di influenza. E questa è una violazione dell'Articolo 19 dello statuto FIFA. In passato questo ha portato alla sospensione di alcune federazioni", continua la lettera.

Tutto questo, ovviamente, in seguito alle proteste portate avanti in tutto l'Iran dopo la scomparsa di Mahsa Amini, donna arrestata (e deceduta in carcere) per non aver indossato correttamente il velo, e di Hadis Najafi, morta durante le proteste: evento che ha portato anche il mondo del calcio a schierarsi contro il Governo.

In particolare, nel corso della gara contro il Senegal disputata a fine settembre in Austria, i calciatori iraniani, guidati dal Sardar Azmoun,hanno indossato dei giubbotti neri per coprire le proprie maglie durante l'esecuzione dell'inno nazionale, in segno di protesta.

"Il Consiglio della FIFA può e deve immediatamente sospendere l'Iran", si legge ancora nel testo.

"Enough is enough": tanti sono gli sportivi e i rappresentanti calcistici che si sono schierati contro quello che sta accadendo in Iran. Dal punto di vista calcistico manca meno di un mese all'inizio dei Mondiali e nessuno scenario è precluso.

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