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Federico Chiesa Lazio Juventus Serie AGetty

Lazio-Juventus, le pagelle: Bonucci e Chiesa al top, male Acerbi

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Le pagelle della Lazio

REINA 5 – Nulla da fare sui rigori di Bonucci, bene su Kulusevski e Kean. Ma l’uscita avventata in occasione del secondo appuntamento dal dischetto chiude qualsiasi discorso legato all’esito del match.

LAZZARI 6 – Spinge come un indemoniato, diventando a tratti l’unica fonte di gioco biancoceleste.

LUIZ FELIPE 6 – Magistrale su Kulusevski, è l’anello forte della retroguardia capitolina.

ACERBI 5 – Non dà la solita sicurezza, con qualche titubanza di troppo nell’uno contro uno.

HYSAJ 5 – Il gioco aulico non è il suo piatto forte, ragion per cui si addentra in dinamiche complicate.

MILINKOVIC SAVIC 6 – Ha fisicità, tecnica e personalità. Alle volte predica nel deserto, e ciò sottolinea quanto sia imprescindibile per il gioco di Sarri.

CATALDI 5 – Precipitoso e sfortunato su Morata, una lettura che rovina il piano gara corale. (84’ BASIC SV)

LUIS ALBERTO 5 – In avanti i momenti sono pochi e, quindi, finisce per addormentare la manovra nel tentativo di trovare il guizzo giusto al momento giusto. Impreciso.

FELIPE ANDERSON 5.5 – Timido nel lato A del match, leggermente meglio nella ripresa. (75’ RAUL MORO 5.5 – Poco assistito, nessun lampo).

PEDRO 5 – Non al top, vive una serata dannatamente complicata.

ZACCAGNI 5 – La forma migliore è un’altra cosa, cerca la posizione e non la trova, prevedibile e lento. (65’ MURIQI 5 – Nulla da segnalare, se non sportellate sporadiche).

Le pagelle della Juventus

SZCZESNY 6 – Pressoché mai chiamato in causa, si fa vedere principalmente con le uscite alte.

DANILO S.V – Esce in barella e le sue condizioni verranno valutate nelle prossime ore. (15’ KULUSEVSKI 5.5 – Una conclusione a botta sicura disinnescata da Luiz Felipe e qualche fiammata qua e là. Ma quel contropiede sprecato…).

BONUCCI 7.5 – Senza la Joya, è lui ad incaricarsi dei penalty: trasformati magistralmente. Marca quando c’è da marcare, imposta quando c’è da impostare. Lucido.

DE LIGT 6.5 – Nel duello individuale si esalta e, inoltre, nel gioco d’anticipo rende maledettamente dura la vita agli attaccanti biancocelesti.

CUADRADO 6.5 – Patisce qualcosina in fase difensiva e, infatti, rimedia il cartellino giallo. Tuttavia, quando accelera, può sempre creare qualcosa: vedi la palla extra lusso sprecata dal suo compagno di squadra con il numero 9.

MCKENNIE 6 – Meno esplosivo di altre occasioni, non attacca tra le linee e predilige votare il partito del compitino.

LOCATELLI 6.5 – Legna e sacrificio ininterrotto davanti alla difesa, costantemente a protezione dei due centrali. (89’ BENTANCUR SV)

RABIOT 6 - Un’onestissima partita che, inoltre, finisce in crescendo.

PELLEGRINI 5.5 - Alla seconda maglia da titolare, alterna cose buone ad altre meno convincenti. Un po’ arruffone.

CHIESA 7 – Più preposto alla fatica anziché all’esposizione offensiva, si accende a intermittenza ma quando lo fa crea il panico.

MORATA 6 – Ha il merito di procurarsi il penalty, ma non sfrutta un’occasione d’oro nel primo tempo che avrebbe potuto segnare indelebilmente anticipatamente l’esito del match. (74’ KEAN 6.5 – Okay, la mentalità è quella giusta).

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