LAZIO
STRAKOSHA 6: Praticamente mai chiamato in causa, si fa vedere esclusivamente nel primo appoggio. Dote fondamentale per diventare un grandissimo. Non può nulla sul lampo della Joya.
LUIZ FELIPE 6: Non toglie la gamba, entra nella lista dei “cattivi” e supera un pregevole test di maturità. Può crescere e, valutando il contesto, sicuramente centrerà la missione.
DE VRIJ 6,5: Gli ottimi contributi dell'olandese, già da parecchio tempo, non fanno più notizia. Perdere a parametro zero un elemento simile, però, assomiglia molto a un delitto sportivo.
RADU 6,5: Non deve ricorrere agli straordinari, basta l'ordinaria amministrazione. Insomma, nulla di nuovo per chi fa della duttilità il proprio pane quotidiano.
LULIC 6: Schierato insolitamente sulla destra per sostituire lo squalificato Marusic, vince il duello con Asamoah. Non porta a casa nemmeno un cross, ma mette apprensione al dirimpettaio. Seguendo alla perfezione il piano gara. ('90 MURGIA SV).
PAROLO 6: Il solito motorino instancabile. Per i meccanismi laziali, in parole povere, rappresenta una pedina imprescindibile. Va finché ne ha. Dopodiché, subentrano le fatiche di Coppa Italia. Non efficace sulla prodezza di Dybala.
LUCAS LEIVA 6,5: Non sbaglia un pallone. Ha esperienza da vendere, distrugge e costruisce con profitto. Il tutto, dote rara, perdendo pochi tempi di gioco.
MILINKOVIC SAVIC 6: Pure quando non giganteggia, vederlo danzare sul manto erboso è delizia per gli occhi. Si sacrifica molto.
LUKAKU 6: Macina chilometri la corsia sinistra, creando spesso e volentieri la superiorità numerica.
LUIS ALBERTO 5,5: Lavora tra le linee, neutralizzato con facilità dagli avversari. Il primo tocca non lo sbaglia (quasi) mai, poi si perde qua e là. Sostituito. (70' FELIPE ANDERSON 6: Prova a tenere qualche pallone).
IMMOBILE 5,5: Avere la meglio contro la difesa juventina è missione complicata per tutti. Ci prova, sbatte contro il muro eretto dalla BBR. Da premiare la volontà. Quella non manca mai. Chiede un rigore per un contatto con Benatia. (79' CAICEDO SV).
JUVENTUS
BUFFON 6,5: Attento, preciso e volitivo. Sembra un ragazzino, ma ha 40 anni. E da quando li ha compiuti, nelle competizioni nostrane, nessuno è riuscito ancora a superarlo. Scusate se è poco.
BENATIA 6,5: Quando sale di condizione, valutando l'intero panorama mondiale, in pochi possono tenere testa al marocchino. Fa sentire la sua fisicità su Immobile, mettendo in mostra anche una limpida classe.
RUGANI 6,5: Affiancato da autentici mostri sacri, non propone sbavature. Buone chiusure e, a fare da contorno, segnali positivi in termini di personalità.
BARZAGLI 6,5: Parte come terminale destro nella difesa a tre, con il trascorrere dei minuti diventa il terzino destro nella linea a quattro. Dalle sue parti non si passa. Prova qualche sgroppata. Ha birra e questa è una notizia molto importante in vista di Wembley.
LICHTSTEINER 5,5: Si preoccupa principalmente a non farsi sovrastare da Lukaku. Si becca il “solito” giallo. Fischiato, in lungo e in largo, dai suoi ex tifosi. (57' DOUGLAS COSTA 6,5: Entra con la giusta mentalità, prova a spaccare la partita).
KHEDIRA 6: Viaggia al piccolo trotto, si gestisce e non sfigura con la palla tra i piedi. Avrebbe la possibilità di provare qualche penetrazione centrale, ma lasciare spazio alla linea metodista biancoceleste non è cosa buona e giusta.
PJANIC 6: Prova, come da repertorio, a salire in cattedra con la qualità. Tuttavia, specialmente nei movimenti senza palla, i compagni lo assistono poco. Poca profondità. Poche verticalizzazioni.
MATUIDI 6: Ogni tanto viene da chiedersi quanti polmoni abbia. Accompagna le due fasi, aiutando sensibilmente i compagni di reparto. Non si avventura in tecnicismi, tanta e proficua sostanza.
ASAMOAH 5: Rispetto alle ultime uscite, non eccelle in precisione. Qualche appoggio sbagliato di troppo. Ha timore di Lulic e lo si nota palesemente.
DYBALA 6,5: Prova ad abbassare il raggio d'azione per sviluppare la manovra, ma non ha il brio necessario per accendere la partita. Nel primo tempo, astutamente, prova a procurarsi un rigore. Tuttavia, Banti non giudica falloso l'intervento di Lucas Leiva. S'inventa, dal nulla, una rete pesantissima.
MANDZUKIC 5: Si divora, di testa, un goal. Concettualmente sbaglia molto. La retroguardia laziale non lo lascia respirare. Paga, probabilmente, uno status fisico non ottimale. (72' ALEX SANDRO 6.5: Pimpante, alimenta con carica la coralità).




