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Mario Mandzukic Al DuhailGetty Images

L'avventura di Mario Mandzukic in Qatar: 2 centri all'attivo

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Ha vinto molto in Europa. E, ora, vuole togliersi delle belle soddisfazioni anche nel Vicino Oriente. Il protagonista della storia è Mario Mandzukic, fresco di 34 primavere, approdato all'Al Duhail lo scorso dicembre.

Una scelta di vita, dopo essersi imposto in lungo e in largo nel calcio che conta, con alle spalle un'avventura emozionante tra le fila della Juventus; culminata nella conquista di quattro campionati, tre Coppe Italia e due Supercoppe Italiane. Per un totale di 162 presenze e 44 goal. Insomma, non male. Affatto.

Ma un amore, si sa, vive di alti e bassi. Dunque, non sorprende che il croato nell'ultima sessione invernale abbia deciso di lasciare la Vecchia Signora, dopo aver vissuto gli ultimi mesi da separato in casa. Meglio separarsi. Meglio conservare i bei ricordi.

E se andare al Manchester United avrebbe potuto rappresentare un'ottima possibilità per chiudere una carriera di livello sopraffino, spostarsi in Qatar può essere ancora più intrigante. Questo il pensiero maturato da SuperMario che, nonostante il forte pressing dei Red Devils, ha preferito tuffarsi in un'esperienza differente.

Un nuovo mondo da scoprire ma sempre profondendo la consueta massima professionalità. Ingrediente che ha reso grande il centravanti di Slavonski Brod. 

Doha ha chiamato e, dal canto suo, l'ex bianconero ha risposto con grande entusiasmo: seguendo anche i consigli di Medhi Benatia, anch'egli protagonista con l'Al Duhail.

E l'avvio, indubbiamente, non è stato dei più semplici. D'altro canto, segreto di Pulcinella, integrarsi in nuovi usi e costumi richiede sempre tempo. Ecco perché, considerando come il coronavirus abbia impattato l'intero calcio mondiale, Mandzukic finora s'è concentrato nel prendere le misure. Trovando, al momento, solamente due goal dopo che un altro, proprio nella gara d'esordio contro il Qatar SC, gli era stato cancellato dal VAR.

Il primo rifilato all'Al Sailiya, in semifinale di Coppa del Qatar, Un tap-in agevole festeggiato con il solito modus operandi: pochi sorrisi. Chiamatelo, se volete, pragmatismo.

Il secondo, invece, è arrivato nella gara tra Al Duhail e Persepolis, finita 2-0. Un colpo di testa sul secondo palo, a siglare l'apertura delle marcature, festeggiato con i pugni chiusi e un urlo rivolto alla tribuna. In definitiva, il miglior modo per celebrare il debutto nella Champions d'Asia.

Il bottino complessivo recita 8 gettoni e 2 reti. Un primo impatto fotografato così nelle scorse settimane da Benatia:

"Come ho ritrovato Mandzukic in Qatar? Come l'ho lasciato alla Juve, uguale. Mario è un po' introverso, ma è sempre un grande professionista. Si trova bene, è una bell'esperienza anche per lui. Ovviamente il cambiamento è netto e ci vuole il tempo necessario per adattarsi. Ma è lo stesso giocatore che conoscete tutti, pronto a battagliare e a dare tutto sul campo".

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