La fumata bianca non è ancora arrivata ma non è mai stata così vicina. Dopo il vertice tra FIGC e Comitato tecnico-scientifico c'è infatti grande ottimismo sulla ripresa del calcio in Italia.
Ottimismo confermato dalla sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, intervenuta su 'Radio Punto Nuovo'.
"Si va verso una soluzione ed è la soluzione che i tifosi di calcio si aspettano. Il via libera ancora non c'è, ma si va verso una buona direzione. Per ora il confronto riguarda l'allenamento individuale, oggi torneranno tutti a discutere del problema e la strada della soluzione è stata immaginata come una sorta di clausura della squadra".
La sottosegretaria infatti boccia il modello tedesco, ritenuto non abbastanza sicuro. E spiega il modello italiano.
"La Federcalcio chiede di anticipare, a questo punto la mediazione andrebbe in questa direzione: la squadra, l'allenatore, tutto lo staff, viene trattata come una grande famiglia che si mette da sola in una specie di clausura. Si apriranno le porte del centro sportivo, si entra tutti negativi, fanno gli allenamenti di squadra e dopo 15 giorni i dati epidemiologici ci diranno se si potrà fare un ulteriore passo. Così si può immaginare di tornare a giocare, dunque è un punto di mediazione che si sta facendo per la tutela dei giocatori e delle squadre con tutte le persone coinvolte. Questo è il modello italiano che garantisce la salute di tutti i componenti: entrano sani e devono restare sani".
Cosa che secondo l'onorevole Zampa non sta succedendo in Germania, dove la Bundesliga ripartirà comunque il 16 maggio.
"C'erano 4 positivi e ad oggi siamo a 10, scegliere un modello che porta il contagio a tutti, non è così lungimirante quel modello. Prima o poi non solo ci si ferma, ma ci si ferma facendo un grande danno alla salute degli atleti. L'idea che si continua fin quando non ci si trova positivo, non è geniale. Il CTS ha una mole enorme di lavoro. Mi hanno riferito che oggi si prosegue e confido nel fatto che sarà trovata una soluzione. Il Ministro Speranza è contrario alla ripartenza? Assolutamente no".
