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De Sciglio JuventusGetty Images

La Juventus può sorridere: De Sciglio è una scommessa vinta

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Comunque andrà a finire, sarà un successo. Della Juventus. E di Mattia De Sciglio. Con 12 milioni versati nelle casse del Milan, i campioni d'Italia in estate si sono assicurati un “applicato”. Il livello non sarà mai quello di Dani Alves, pezzo più unico che raro, ma sostanzialmente la missione può considerarsi centrata.

Tra lo scetticismo generale, non quello di Max Allegri, il terzino azzurro ha saputo conquistare la fiducia del mondo bianconero, sfoggiando prestazioni interessanti. Al netto dell'ingresso negativo in Supercoppa Italiana, il numero 2 della Vecchia Signora ha costantemente proposto contributi di spessore. Anche in campi complicati: Barcellona e Napoli.

Il tutto, aspetto più importante, andando oltre il compitino. Negli ultimi tempi, infatti, il menù propone tunnel e sventagliate chirurgiche.

Gesti andati persi negli attimi conclusivi dell'esperienza sotto il Duomo; ora, finalmente, ritrovati. La Juventus ha la grande capacità di saper rigenerare tutto e tutti.

E per questo motivo, De Sciglio ha deciso di abbracciare nuovamente il suo mentore – Allegri – e al tempo stesso di giocarsi l'ultima carta. Perché, se le cose fossero andate negativamente, sarebbero stati dolori.

Il 25enne laterale milanese, invece, con professionalità ne sta venendo a capo. Perché, appunto, il percorso non è ancora giunto al termine: 16 gettoni e 1 goal. Con qualche, e va sottolineato, guaio muscolare di troppo.

Ampi margini di miglioramento supportati da una carta d'identità ancora verde. Il resto è da associare ai meccanismi di squadra. Lo spogliatoio bianconero, fin dal primo giorno, ha creato i presupposti affinché Mattia potesse ambientarsi agevolmente.

D'altro canto, intraprendendo una cavalcata entusiasmante, il blocco storico ha avuto modo di apprezzare da vicino le capacità di De Sciglio in occasione di Euro 2016. Lì, grazie al sapere targato Antonio Conte, l'ex rossonero ha letteralmente giganteggiato.

Trovando, successivamente, un'inspiegabile regressione. Certo, non che le ultime annate del Milan a livello corale siano state rosee, ma da un giocatore di tale livello ci si aspettava di più. Ecco, dunque, una cessione che a Milanello non ha lasciato grossi rimpianti. Insomma, per entrambe le parti era arrivato il momento di cambiare.

L'ad della Juventus, Beppe Marotta, non s'è lasciato sfuggire un'opportunità nitida. Margine di rischio elevato. Ma se garantisce Allegri, allora, massima fiducia. Ampiamente ripagata da De Sciglio, che vive un periodo abbondantemente felice. E, probabilmente, il bello deve ancora venire.

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