Un’opportunità. Sì, l’Europa League per la Juventus rappresenta una possibilità prestigiosa. Perché la stagione, condizionata pesantemente dall’extra campo, porta automaticamente i bianconeri ad allargare gli orizzonti. Nessuna certezza in campionato, per via della penalizzazione, con il mondo zebrato ancora frastornato dall’essersi ritrovato improvvisamente dall’altissima quota a metà classifica. Un duro colpo – mentale – difficile da assorbire e metabolizzare.
Ecco l’Europa League, dunque, con la Signora chiamata ad avere la meglio sul Nantes dopo l’1-1 dell’andata. Oggi, alle 18.45, gli uomini di Allegri dovranno fare i conti con lo stadio della Beaujoire, uno degli impianti più caldi in terra transalpina. Obiettivo: accedere agli ottavi. E, se così fosse, per Danilo e compagni inizierebbe una stagione nella stagione.
Non si preannuncia una gara semplice, affatto, in quanto allo Stadium la Juve ha avuto il grosso demerito di non impostare saldamente i presupposti per la qualificazione. Il Nantes ci crede, e fa bene, specialmente se nel tardo pomeriggio dovesse presentarsi – in termini di atteggiamento – la stessa truppa che ha faticato in lungo e in largo contro lo Spezia. Già, Madama al Picco ha conquistato l’intera posta in palio, ma al tempo stesso ha proposto una prova scadente e preoccupante. Insomma, alle volte, il risultato non è l’unica cosa che conta.
Mettere le mani sull’Europa League, inoltre, consentirebbe alla Juventus di centrare tre obiettivi: spezzare un digiuno fuori dai confini nostrani datato 1996; garantirsi (al netto di eventuali esclusioni) un posto alla prossima edizione della Champions League; disputare la Supercoppa UEFA. Ragion per cui, le motivazioni per provare ad arrivare il 31 maggio a Budapest – sede della finale – non dovrebbero certamente mancare.
Questione, inoltre, di mentalità. In quanto effettuare un cammino deciso nella UEL, seppure al piano B, creerebbe i presupposti per effettuare un deciso salto di qualità che coinvolgerebbe sia i più navigati sia la linea verde.
Resta, poi, anacronistico che un club come la Juventus fatichi così tanto a imporsi in Europa. Basti pensare che, allo stato attuale delle cose, l’ultimo “sorriso” di Madama sia da associare all’Intertoto conquistata nel 1999, che consentì ai bianconeri di diventare l’unica squadra a vincere tutte e sei le competizioni confederali per club all’epoca vigenti.
Allegri ha definito quella con il Nantes una finale, una dichiarazione che testimonia quanto alla Continassa tengano all’impegno. Al di là della proiezione economica in caso di scalata, è principalmente una questione di appeal. In definitiva, è severamente vietato fallire.




