Quando si parla di Paulo Dybala, e non potrebbe essere altrimenti, tre panchine di fila in campionato fanno rumore. E poco importa se nel mezzo il centravanti argentino sia tornato al goal – in Coppa Italia – contro il Genoa.
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La Joya, rispetto allo strepitoso inizio di stagione, ha effettuato un netto passo indiero in termini di applicazione e spirito di sacrificio. Ingredienti fondamentali per Max Allegri, preposto costantemente alla valorizzazione del “noi”. Insomma, a Vinovo a contare sempre e sistematicamente è la coralità. E chi non apprende il concetto, senza tante parole, viene escluso dall'assetto titolare.
La Juventus, però, ha bisogno di recuperare il miglior Dybala. Vuoi perché, chiamata a fare la voce grossa in tutte le competizioni, la Signora necessita di portare la rosa al top in vista dei momenti decisivi; vuoi perché l'ex Palermo rappresenta un patrimonio assoluto e, quindi, da tutelare a tutto tondo.
Nelle prossime puntate si capirà di più, inoltre, circa il nuovo entourage chiamato a spalleggiare la causa di Paulo. Il passaggio dal vecchio agente, Pierpaolo Triulzi, a quello nuovo, Mariano Dybala, non si sta rivelando sereno. Situazione, inevitabilmente, che non rende la vita facile nemmeno ai campioni d'Italia.
Non trovano conferme le voci che vedrebbero il 24enne di Laguna Larga prossimo a salutare il capoluogo piemontese. La Juventus considera Dybala un elemento imprescindibile e, venderlo in occasione dell'imminente finestra invernale, non è un pensiero che trova terreno fertile in zona Continassa.
Anzi, i bianconeri considerano l'attaccante sudamericano un elemento capace di spostare gli equilibri sebbene – in questa edizione della Champions League – non sia ancora riuscito a trovare la rete. Aspetto non trascurabile per un giocatore che studia per toccare il livello di Leo Messi, ma che ad oggi non è minimamente paragonabile alla Pulce.
L'ultima rete di Dybala nell'Europa che conta – su scala doppiette – è datata 11 aprile. All'Allianz Stadium, all'insegna della manifesta superiorità, la Joya spediva il Barcellona fuori dai quarti di finale, per lo più vincendo la sfida a distanza con il connazionale Messi. Otto mesi dopo, tuttavia, il mondo s'è capovolto. O meglio, Leo è sempre Leo. Mentre Paulo, tra alti e bassi, palesa ancora gravi difetti di personalità.
La grande opportunità potrebbe andare in scena a Verona, dove Allegri dovrebbe affidare a Dybala una maglia da titolare. Prospettiva non scontata valutando le ultime scelte attuate dall'allenatore livornese. U Picciriddu, intanto, palesa grande tranquillità. A Vinovo, al termine dell'allenamento di ieri, il top player argentino s'è concesso a selfie e autografi. Parola d'ordine: serenità.