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Kessié vs Inter GFXGOAL

Kessié vs Inter, ennesimo atto: il Barcellona per invertire una tendenza negativa

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Il calcio è un agglomerato di storie, qualcuna più di altre meritevole di essere raccontata: la carriera di Franck Kessié ne è ricca e racconta di un’ascesa inarrestabile che, dall’impatto con la Serie A, lo ha portato qualche anno dopo a vestire la gloriosa maglia del Barcellona allenato da Xavi, mostro sacro del mondo blaugrana. L’ivoriano sarà proprio uno degli avversari più temibili per l’Inter, attesa da un doppio confronto in Champions League coi catalani che determinerà gran parte (se non tutta) del destino europeo.

E dire che le storie di Kessié e dell’Inter si sarebbero potute intrecciare benissimo nel 2016, anno dell’esplosione definitiva dell’ivoriano ad alti livelli: quattro goal nelle prime tre partite di Serie A (compresa una doppietta contro la Lazio all’esordio), cinque nelle prime quattro stagionali considerando anche la Coppa Italia. Difficile trovare un exploit del genere per quanto riguarda un perfetto sconosciuto, perché di questo si tratta in quel periodo: impatto deflagrante che rende Kessié, fin dal principio, uno dei giocatori più appetiti sul mercato.

Anche la stessa Inter alza le antenne in direzione Bergamo e, ad alimentare le voci di mercato, contribuisce anche una foto che ritrae Kessié indossare una maglia del club meneghino: la location è una partita tra amici nella sua Costa d’Avorio, il gentile omaggio è del connazionale Assane Gnoukouri, sfortunato centrocampista ai tempi tesserato con la società milanese. Due mesi più tardi, a dicembre 2016, è un altro outfit a far ‘discutere’: stavolta la maglia è quella degli olandesi dell’ADO Den Haag, abbinata ai pantaloncini dell’Inter col 27 in bella vista, numero di Gnoukouri.

Indizi che, alla fine, si rivelano effimeri in ottica mercato: a gennaio l’Inter acquista sì dall’Atalanta, ma l’innesto in questione è Roberto Gagliardini. Kessié resta a Bergamo e, dopo essersi messo in mostra a ottobre con un assist nel 2-1 rifilato proprio a Icardi e compagni, a finire sotto la lente d’ingrandimento è la prestazione offerta nel match di ritorno disputato a San Siro, stravinto dall’Inter che si impone con un netto 7-1.

PS Gasperini Kessié KondogbiaGOAL

Kessié gioca male, perdendo il duello col collega Geoffrey Kondogbia che torna finalmente ad offrire sprazzi dei tempi felici passati al Monaco. Una disfatta di proporzione storica, resa ancor più amara dalle dichiarazioni rilasciate due giorni prima da Gian Piero Gasperini a ‘La Gazzetta dello Sport’, trasformatesi in un vero e proprio boomerang per il tecnico piemontese.

Quanto vale Franck se l’Inter ha speso 40 milioni per Kondogbia? Non lo so. Ma come valore di campo Franck non è inferiore. Non li scambio alla pari. Il duello con Gagliardini? Un gran duello. Caricherò Frank dicendogli: Milano è tappezzata dai cartelloni di Gagliardini, se tu vai in Duomo non ti riconoscono neppure. Ma glielo dirò solo alla vigilia, se lo carico troppo in anticipo è un rischio con la forza che ha... Mi dicono che quando passa dai corridoi di Zingonia e vuole salutare qualcuno oltre la vetrata dell’ufficio, appoggia la fronte sul vetro e trema il palazzo”.

Da obiettivo più o meno plausibile di mercato, con una certa simpatia per il nero e l’azzurro, Kessié si trasforma in avversario ancora più acerrimo il 2 giugno 2017, quando viene ufficializzato il suo trasferimento al Milan, quello delle ‘cose formali’ di Fassone e Mirabelli: prestito biennale con obbligo di riscatto, il tutto per un totale di 28 milioni di euro. Dopo un avvio incoraggiante, il ritmo dei rossoneri si adegua a quello deludente delle precedenti stagioni e il 3-2 subìto nel derby allo scadere non fa altro che gettare benzina sul fuoco.

Gagliardini Kessie Inter MilanGetty Images

Il riscatto nella stracittadina, per Kessié e per il Milan, avviene a fine dicembre: una rete di Patrick Cutrone ai supplementari permette alla squadra di Gennaro Gattuso di volare in semifinale di Coppa Italia, e questa rimarrà una gioia isolata per parecchio tempo. Lo score nei derby, infatti, sorriderà all’Inter a lungo con una striscia emblematica di un pareggio e quattro sconfitte, interrotta soltanto dal 2-1 del 17 ottobre 2020: Kessié gioca titolare e viene anche ammonito, prima della sostituzione con Tonali all’87’ per far fronte ad un problema fisico.

Dopo altri due k.o. (compreso uno ai supplementari dei quarti di Coppa Italia 2020/2021) e un pari, Kessié torna a battere l’Inter nel celebre scontro andato in scena lo scorso 5 febbraio, col senno di poi decisivo per l’assegnazione dello Scudetto. La stagione 2021/2022 si chiude con altri due confronti in semifinale di Coppa Italia: allo 0-0 in ‘casa’ Milan, fa seguito il pesante 3-0 che qualifica i nerazzurri alla finalissima vinta contro la Juventus.

Il tutto in un clima atipico per Kessié, consapevole che il suo tempo al Milan è ormai concluso: ad attenderlo ci sono il Barcellona e un contratto reso economicamente vantaggioso dalla possibilità di mettere le mani sul cartellino a parametro zero. Ora, a qualche mese dall’addio all’Italia, Kessié ha la possibilità di invertire la tendenza contro la squadra più affrontata in carriera: quattro successi, tre pareggi e ben nove sconfitte nei sedici precedenti. Non il massimo.

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