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Note Azzurre - Kean, un'opzione che avrebbe fatto comodo all'Italia

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Note Azzurre

Da 35 sono stati ridotti a 28, entro domani sera saranno 26. A meno di due settimane dall'inizio degli Europei, inizia a prendere corpo il gruppo Azzurro che rappresenterà la nostra Nazionale ad Euro 2020. 

Dopo cinque anni di astinenza da competizioni estive, eccezion fatta per la mai tanto amata Nations League, la nostra Nazionale tornerà ad unire tutti gli appassionati di calcio italiani, 1805 giorni dopo il quarto di finale perso contro la Germania dalla Nazionale di Antonio Conte nel luglio del 2016.

La mancata qualificazione ai Mondiali di Russia rende l'attesa ancor più pressante: l'Italia vuole dimostrare di essere tornata, pronta a onorare la sua storia fatta di trionfi ed emozioni. E di commissari tecnici. Come tradizione vuole, infatti, i milioni di tifosi azzurri sono già pronti a trasformarsi in altrettanti cittì, pronti a contestare ogni scelta dell'unico vero c.t., quello che le decisioni dovrà prenderle davvero. "Tavolinetto apparecchiato davanti al televisore e birrone gelato"  di fantozziana memoria sono già pronti, così come gli immancabili improperi all'indirizzo dell'allenatore, pronto però ad essere idolatrato qualora le sue decisioni si rivelassero vincenti.

A dirla tutta, decisioni (e critiche) Mancini ha già iniziato a prenderle man mano che ha iniziato a scremare la lista dei potenziali convocati per la competizione, specialmente dopo aver deciso di lasciare a casa Moise Kean. Una scelta sorprendente, specialmente in virtù dell'indiscussa fiducia che il Mancio ha dato all'attaccante del PSG quando ancora in pochi erano pronti a scommettere su di lui. E invece, sul più bello, dopo una stagione più che positiva in Ligue 1, Kean osserverà gli Europei da casa, con il rimpianto per ciò che poteva essere.

Mancini Kean ItalyGetty

Le scelte di Mancini sono chiare: Immobile, più di Belotti, al centro dell'attacco, la qualità di Insigne sulla sinistra e la cattiveria agonistica di Chiesa dall'altra parte, con Berardi e Politano come risorse da utilizzare a partita in corso e Bernardeschi come jolly multiruolo. Non c'è spazio per un'altra punta centrale nell'Italia di Mancini e, se il c.t. ha deciso così, va da sè che l'escluso non potesse essere che Kean, tenuto conto della media-goal di Ciro Immobile negli ultimi due campionati e delle caratteristiche del 'Gallo' Belotti, fondamentale quando c'è da sgomitare e lottare. 

Tuttavia, avendo la possibilità di convocare ben 26 calciatori, forse Mancini avrebbe potuto garantirsi un attaccante con caratteristiche assolutamente differenti dagli altri, uno capace di "spaccare la partita" anche entrando a gara in corso.

Peraltro è probabile che diversi tra gli Azzurri che entreranno a far parte della lista definitiva del c.t. non disputeranno nemmeno un minuto ad Euro 2020: non sarebbe stato più utile garantirsi un'opzione in più come quella rappresentata da Kean? Forse sì. Ma probabilmente il c.t. ha preferito evitare che la presenza dell'ex Juve potesse generare ulteriore pressione su Immobile e Belotti. 

Queste è una delle chiavi di lettura attraverso la quale spiegare la scelta di Mancini: siamo tutti c.t., il commissario tecnico lo sa bene, e questa non sarà che la prima scelta in merito alla quale dovrà sopportare critiche e domande. Ma è proprio questo il bello - e il brutto - degli Europei, almeno in Italia.

Un'altra esclusione un po' a sorpresa è stata quella di Vincenzo Grifo: il giocatore del Friburgo, fedelissimo di Mancini, è stato sempre presente nell'elenco dei convocati del c.t., salvo venire 'tagliato' sul più bello. Il c.t. si è trovato costretto a scegliere tra lui e Bernardeschi, preferendo l'esterno della Juventus definito addirittura una certezza. Se Bernardeschi, come ha lasciato intendere senza troppi giri di parole, ha bisogno di fiducia, Mancini non gliela sta certo facendo mancare.

In mezzo al campo, in attesa di conoscere meglio le condizioni fisiche di Marco Verratti e Stefano Sensi, chi rischia più degli altri è Matteo Pessina. Il centrocampista dell'Atalanta, però, ha vissuto un finale di stagione in crescendo e forse i problemi fisici accusati da Sensi potrebbero fornirgli l'ultimo decisivo assist per la convocazione. In difesa, invece, Di Lorenzo ed Emerson l'hanno spuntata su Lazzari e Biraghi, rispettando i pronostici della vigilia, quando il 'Totoconvocati' era ancora più intricato. 

Tra i portieri, infine, Mancini per completare il terzetto guidato da Donnarumma ha preferito puntare sul veterano Sirigu, fondamentale a detta di molti per gli equilibri dello spogliatoio, e su Alex Meret, preferito un po' a sorpresa ad Alessio Cragno. Meret deve molto a Gattuso, che con la fiducia mostratagli nella fase finale del campionato, gli ha permesso di scavalcare il portiere del Cagliari, autentico protagonista della salvezza dei sardi che probabilmente avrebbe meritato una maglia. Ma il portiere toscano, 27 anni da compiere proprio durante gli Europei, avrà sicuramente un'altra occasione.

Ma adesso è già il momento di dimenticare chi non ci sarà e di concentrarsi su chi, invece, rappresenterà i colori Azzurri ad Euro 2020. Tra poco si parte: il tempo delle recriminazioni sta per finire. Forse.  

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