L'esodo dei giovani talenti brasiliani verso i più grandi club europei è iniziato qualche anno fa e non mostra alcun segno di rallentamento. Vinicius Junior, Rodrygo e Reinier si sono tutti trasferiti al Real Madrid. E ora, altri componenti della rosa del Brasile campione del mondo Under 17 nel 2019 sono pronti ad attraversare l'Atlantico in un futuro non troppo lontano. Il terzino destro Yan Couto è andato al Manchester City, mentre Gabriel Veron è nelle mire dei grandi club d'Europa, così come Kaio Jorge.
Il 19enne attaccante, classe 2002 che ha già eguagliato un record precedentemente stabilito da Neymar nel calcio giovanile brasiliano e che, inoltre, è stato paragonato a Ronaldo per le sue capacità davanti alla porta, piaceva a tutti. È stata la Juventus ad arrivarci prima di tutti gli altri, con l'ufficialità arrivata il 2 agosto 2021.
Kaio è nato in una famiglia di calciatori, se è vero che suo padre, Jorge Ramos, era un giocatore delle serie inferiori brasiliane desideroso che il figlio seguisse le proprie orme. Ha iniziato giocando a futsal per il Nautico, nel Pernambuco, dove si è fatto notare per la sua capacità di andare a segno, prima di passare ai rivali dello Sport, club con cui suo padre aveva giocato da professionista. Nel corso degli anni, è passato gradualmente dai più piccoli palazzetti dello sport al coperto ai campi all'aperto.
Trasferitosi a San Paolo, ha deciso di giocare per il Santos, un club che ha fatto della formazione di calciatori leggendari la propria specialità. I vari Pelé, Neymar e Robinho hanno iniziato la propria carriera alla Vila Belmiro.
Durante il provino di Kaio, agli allenatori delle giovanili del Santos sarebbero bastati solo cinque minuti per promuoverlo. E questi ha ampiamente ripagato la loro fiducia.
"Ricordo che quando aveva 11 anni, stavamo giocando una finale - ha ricordato a 'Gazeta Esportiva' Indio, che ha allenato Kaio nel vivaio del Santos - Stavamo giocando a San Paolo, pareggiavamo 1-1 e non riuscivamo a segnare. Così Kaio mi ha detto di dire ai compagni di passargli la palla, perché avrebbe segnato. E al nostro primo attacco ha ricevuto la palla, si è girato e poi ha segnato il 2-1: è stato elettrizzante. Eravamo campioni e lui ha concluso il campionato statale da capocannoniere".
Cinque anni dopo quella finale del 2013, Kaio è diventato il più giovane giocatore a segno nella Copa São Paulo, il torneo di calcio giovanile più famoso del Brasile, aperto a giocatori fino ai 20 anni. Lui ne aveva solo 15: è entrato dalla panchina contro l'Aliança-CE ed ha eguagliato il record precedentemente stabilito dal suo idolo d'infanzia, Neymar.
Un risultato grandioso, ma è nel novembre del 2019 che Kaio si è messo in luce al grande pubblico. Nessun giocatore nei Mondiali Under 17 ha effettuato più tiri di lui (28): tentativi che hanno portato a cinque goal - tra cui un rigore contro il Messico in finale - e che hanno aiutato il Brasile a sollevare il trofeo per la prima volta dal 2003.
Getty ImagesLe prestazioni di Kaio al Mondiale sono arrivate al termine di una stagione in cui non ha avuto opportunità in prima squadra con Jorge Sampaoli. Dopo aver debuttato nel 2018 con l'ex tecnico Cuca, nel 2019 ha collezionato appena tre presenze con l'ex ct argentino.
Discreto anche il 2020, con 4 reti in campionato. Con Jesualdo Ferreira in panchina dopo la partenza di Sampaoli, le sue presenze in prima squadra sono state molte di più. A marzo dell'anno scorso Kaio ha ripagato la fiducia segnando il suo primo goal da professionista nel finale della gara di Libertadores contro il Defensa y Justicia (5 le reti totali in quel torneo). Si è tolto la maglietta per festeggiare, ebbro di gioia.
Ma è lì che sono sorti i problemi. Il contratto di Kaio Jorge scadeva infatti nel dicembre del 2021 e conteneva una clausola di rescissione importante. Lui voleva solo l'Europa."Sono molto contento per aver segnato ho sempre sognato questo momento - ha detto Kaio in conferenza dopo la gara - Ero nervoso, ogni attaccante vuole segnare. Grazie a Dio ci sono riuscito".
Già, ma dove? Si era parlato tanto del Milan, invece è la Juventus ad averlo bloccato, portandolo in Italia. Ora Kaio sa che dovrà continuare a far bene per far sì che i bianconeri si convincano a puntare al 100% su di lui. Il calcio italiano si è accaparrato un altro entusiasmante talento brasiliano.


