Non si esalta quando le cose vanno bene. Non si deprime quando accade l'opposto. Massimiliano Allegri, ormai, lo conosciamo bene. Abile stratega, ma soprattutto eccellente gestore del lato umano. L'allenatore livornese, in termini di valorizzazione del gruppo, ha pochi rivali. E, proprio per questo motivo, solitamente le assenze in casa Juventus non creano preoccupazioni. Poco importa, ad esempio, se Paulo Dybala, uno degli elementi più rappresentativi della rosa, sia fuori da cinque partite.
Senza la Joya, infatti, il ruolino di marcia della Signora recita cinque successi e tredici goal segnati. Insomma, tutti importanti ma nessuno indispensabile. Concetto che trova terreno fertile nel pensiero del tecnico toscano, il quale – in vista della prima sfida con il Tottenham – si ritrova a dover sostituire nel migliore dei modi Matuidi . Assenza che, al netto del risultato, a Firenze s'è rivelata non di poco conto.
La Champions League, a differenza del campionato, non consente il benché minimo errore. E la Juventus, impegnata a superare con successo gli ottavi di finali, lo sa bene. Ecco perché, ottimizzando le risorse a disposizione, Allegri nell'imminente sfida con gli Spurs non dovrebbe proporre grosse novità. Insomma, non è tempo di esperimenti. Il sistema di gioco, a meno che la notte non porti consiglio, dovrebbe restare il 4-3-3. D'altro canto, con questo modulo, nelle ultime 24 ore di gioco – 16 partite – la Juventus ha subito un solo goal. L'assetto funziona in maniera magistrale. Fondamentale, quindi, proseguire all'insegna della continuità.

Difficile pensare che Marchisio, schierato dal 1' all'Artemio Franchi, possa racimolare la seconda maglia da titolare di fila. Il Principino, ancora non al top della condizione, ha dimostrato di non avere ancora la totalità della partita delle gambe. Meglio, quindi, rifiatare e mettere nel mirino il derby della Mole. Partita che, da sempre, vige nelle corde del mediano torinese.
Considerando il quadro globale, Max dovrebbe completare il mosaico a centrocampo scegliendo uno tra Sturaro (favorito) e Bentancur. Il primo ha già fatto vedere cose egregie in passato contro compagini di valore assoluto. E, sebbene tecnicamente non sia un profilo dotato, in un contesto di gamba e polmoni potrebbe venirne a capo. Il secondo, entrato con la giusta mentalità a Firenze, è un'idea. In definitiva, ancora una volta, Allegri dovrà prendere la scelta giusta osando un po'.
Il resto della formazione: Buffon tra i pali. De Sciglio , Benatia , Chiellini e Alex Sandro a comporre il pacchetto arretrato. A centrocampo i tempi – come sempre – li detterà Pjanic affiancato da Khedira e un ballottaggio ancora vivo. Mentre Douglas Costa e Mandzukic supporteranno Higuain in avanti.




