Voltare pagina dopo l'incredibile notte del Bernabéu non è semplice, ma la Juventus si ritrova costretta a catapultarsi immediatamente sull'orticello nostrano. All'Allianz Stadium, ore 18, domani sbarcherà la Sampdoria di Marco Giampaolo. Una sfida che sulla carta vota unicamente il partito bianconero.
La compagine blucerchiata, infatti, ha vinto solo una delle ultime dieci partite in casa dei campioni dei campioni d'Italia in carica, parziale in cui ha subito in media 2.6 reti a gara. Passando all'attualità, la truppa ligure ha rimediato almeno due goal contro in sei delle ultime nove trasferte in Serie A.
I numeri, specialmente dopo le fatiche europee, possono dire tutto e niente. Ecco perché, senza fare calcoli, Massimiliano Allegri dovrebbe affidarsi al solito turnover ragionato. Pochi cambi e tutti pesati. Non convocati gli acciaccati Bernardeschi e De Sciglio. Gli altri, invece, tutti abili e arruolabili. Con il Napoli impegnato esternamente alle 15 contro il Milan, la Juventus scenderà in campo conoscendo il risultato della diretta concorrente. E, giunti a questo punto della stagione, ogni errore potrebbe diventare irreparabile.
Così, profondendo la sua consueta calma, l'allenatore livornese in occasione della conferenza stampa di vigilia ha voluto caricare a dovere i suoi: “Bisogna essere tutti pronti, è come contro il Benevento. Devo valutare lo stato della rosa, i cambi saranno molto importanti.
Dobbiamo fare una partita di rabbia, quella accumulata a Madrid”. Pensando alla rabbia, inevitabilmente viene in mente Gigi Buffon, espulso per proteste alla sua ultima apparizione in Champions League: “Giudicare da fuori è troppo semplice – spiega il tecnico livornese – Gigi per 20 anni è stato un esempio sia in campo sia fuori. Se per una volta, in una situazione difficile e complicata, si lascia andare a determinate dichiarazioni, non lo condanno”.
E sarà proprio il fuoriclasse carrarino a difendere i pali della Vecchia Signora contro la Sampdoria, mentre il sistema di gioco balla tra il 4-2-3-1 e il 4-3-3. Nel primo caso verrebbe risparmiato uno tra Matuidi e Khedira e in avanti partirebbero tutti titolari tranne Mandzukic. Nel secondo, il un titolare della linea metodista dovrebbe rimanere ugualmente fuori e in attacco rifiaterebbe un altro big assieme all'ariete croato.
Attendendo le decisioni finali di Allegri, la sensazione è che il 4-2-3-1 sia il modulo favorito. Quindi, se dovesse passare questa scelta, l'undici titolare sarebbe composto da Buffon in porta; Howedes,Rugani, Chiellini e Asamoah in difesa; Pjanic e Matuidi (o Khedira) in mezzo al campo; Cuadrado, Dybala e Douglas Costa alle spalle di Higuain.




