Maurizio Sarri è fatto così: non guarda in faccia nessuno. Valuta gli allenamenti, le caratteristiche degli avversari e, soprattutto, porta avanti le sue idee calcistiche. Le quali, al momento, non contemplano più Federico Bernardeschi nel ruolo di trequartista. Insomma, esperimento bocciato.
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Il 25enne tuttofare della Juventus, all'interno di un lungo processo di crescita, nelle idee sarriane potrebbe diventare una mezz'ala di inserimento. E, a tal proposito, la prestazione proposta in Coppa Italia contro l'Udinese è stata delle più convincenti.
Tuttavia, nella stessa competizione ma contro la Roma, il tecnico bianconero ha deciso di affidarsi all'usato sicuro. Ovvero: Bentancur e Rabiot. Solo panchina per il 33 juventino, neanche entrato nel corso della ripresa. Una scelta che non sorprende, a maggior ragione valutando le difficoltà riscontrate da un altro escluso eccellente, Emre Can.
Dall'attualità al dimenticatoio, però, il confine è sottile. Motivo per cui, specialmente con il mercato aperto, i giochi restano aperti. Nonostante il dialogo con il Barcellona, per un eventuale scambio con Ivan Rakitic, rappresenti poco più di una traccia estiva. Nonostante, al momento, alla Continassa non vogliano prendere decisioni affrettate.
Insomma, l'evoluzione passa da altre pedine. Scenario, questo, che potrebbe portare Bernardeschi a riflettare attentamente sul suo futuro. Senza contare come l'obiettivo degli obiettivi si chiami Euro 2020, con alla base la stima targata Roberto Mancini.


