La scelta. No, non si tratta di un programma televisivo dalle fondamenta trash, bensì di quanto è chiamato a proporre Massimiliano Allegri per sostituire lo squalificato Miralem Pjanic in Juventus - Real Madrid . E sostanzialmente, al netto di eventuali sorprese tattiche, le opzioni calde restano due: Claudio Marchisio o Rodrigo Bentancur . Entrambi, per come interpreta il calcio l'allenatore livornese, utilizzabili davanti alla difesa.
Specialmente il Principino, prima del maledetto infortunio con il Palermo, in cabina di regia ha dimostrato di saperci fare, abbinando quantità e qualità. Dal canto suo, anche il talento uruguaiano può ricoprire diligentemente il ruolo, vantando importanti ampi margini di miglioramento. Ecco perché, valutando lo spessore dei campioni d'Europa, Max non può permettersi il lusso di fallire la preferenza.
A Cardiff, ricordo ancora cocente per i sostenitori della Vecchia Signora, il 4-2-3-1 s'è schiantato contro le idee targate Zinedine Zidane. Complesso, infatti, superare tra fisicità e palleggio giganti come Casemiro, Toni Kroos e Luka Modric. Imprescindibile, quindi, andare oltre di pensiero. La linea metodista formata da due profili in mezzo al campo potrebbe funzionare prettamente all'interno di un ibrido 4-4-2, idea che sembra aver catturato l'attenzione di Allegri. Detto questo, proseguendo all'insegna della continuità, resta il 4-3-3 l'opzione più credibile. Soprattutto analizzando le abilità della compagine spagnola.
L'ampiezza, in questi casi, può rappresentare tutto. Non a caso, relegandolo inizialmente panchina nell'ultima sfida di campionato, il tecnico livornese ha voluto far rifiatare Douglas Costa. Al tempo stesso, rientrando alla grandissima, Juan Cuadrado ha risposto subito presente, candidandosi automaticamente a un ruolo – magari non da protagonista ma ugualmente efficace – in Champions League. Insomma, al netto delle defezioni causate dai gialli di Wembley, Allegri può decisamente sorridere.
Pjanic, a livello di caratteristiche, è pressoché impossibile da rimpiazzare. Con il bosniaco in campo, a suon di giocate chirurgiche, la Juventus riesce a esprimersi in una determinata maniera. Senza creare grossi scossoni, forse, Marchisio raffigurerebbe la soluzione più logica. Il 32enne mediano torinese, dall'alto di un curriculum internazionale, sa come comportarsi in queste gare. Tutto, come sempre, verte sulla componente atletica. Qui l'interrogativo resta di moda, ma dubbi sulla bontà del repertorio non hanno motivo di esistere. Discorso analogo per Bentancur. L'ex Boca Juniors fa della personalità la sua arma principale. Ore di riflessione.




