La Juventus pensa a un numero '9' da inserire all'interno del proprio scacchiere. Valutazioni in corso, anche e soprattutto considerando le difficoltà riscontrate dalla Signora nell'ambito del riempimento dell'area di rigore.
Un problema che accompagna i campioni d'Italia in carica da quando sotto la Mole è approdato Cristiano Ronaldo. Un inserimento fenomenale, quello del portoghese, ma che richiede un altro tipo di manovra affinché l'intero reparto offensivo possa essere valorizzato.
Da qui, per l'appunto, le riflessioni in atto da parte di Fabio Paratici. Non è un mistero, ad esempio, che il dg bianconero nell'ultima sessione estiva abbia pensato - tra lato tecnico ed economico - a Romelu Lukaku , che sarebbe dovuto finire alla corte di Maurizio Sarri se solo Paulo Dybala avesse accettato la proposta del Manchester United. Il no della Joya ai Red Devils, dunque, ha fatto saltare un piano che avrebbe potuto avere la sua logica.
Al tempo stesso, Madama non ha mai smesso di pensare a Mauro Icardi , attualmente in prestito al PSG dall'Inter. Qui, però, tutto dipenderà dalle strategie dei parigini. In parole povere, qualora dovesse andare in porto il riscatto, il club transalpino potrebbe decidere di valutare eventuali offerte. Se invece l'argentino dovesse tornare alla Pinetina, difficilmente sull'asse Torino-Milano verrebbe impacchettato un affare.
Occhio, poi, al futuro di Gonzalo Higuain . Legato ancora da un anno di contratto con la Juve, i bianconeri continuano a valutare la situazione. Il Pipita, pur all'insegna della massima professionalità e generosità, ha fatto registrare una netta regressione: specialmente sotto-porta.
Un'involuzione da non sottovalutare e che, automaticamente, potrebbe confluire in un addio in realtà già preso in esame dalla Juve la scorsa estate.
Attenzione a eventuali sorprese derivanti dallo scouting. Con Euro 2020 nel mirino. Detto ciò, al netto di una strategia ancora da definire chirurgicamente, i bianconeri viaggiano spediti verso l'acquisto di un nuovo profilo. Fondamentale, probabilmente, per risolvere un grosso equivoco tattico.


