Pubblicità
Pubblicità
Cristiano Ronaldo Juventus 2018-19Getty Images

Juventus, notte da incubo a Madrid: minate le certezze europee

Pubblicità

La Juventus lascia Madrid con una sonora sconfitta e, soprattutto, con un'impresa da compiere. Il 12 marzo, tra le mura amiche, i bianconeri saranno chiamati a ribaltare il 2-0 del Wanda Metropolitano: risultato apparentemente senza diritto di replica. Nella capitale spagnola sono emersi nitidamente i limiti strutturali di una grande squadra ma non ancora grandissima, a cui manca ancora qualcosa per tornare a primeggiare in Champions League ventitré anni dopo.

Con DAZN segui la Serie A IN STREAMING, LIVE E ON DEMAND

La Signora paga un momento tutto fuorché brillante. Non brilla la condizione atletica generale, opache le individualità. Con alla base del discorso una verità incontrovertibile: il centrocampo non è all'altezza degli altri top club europei. Lacuna, non di poco conto, sorta contro l'Atletico Madrid. Lì dove il “cholismo” ha smontato l'”allegrismo”, lasciando a quest'ultimo solo una profonda tristezza. Due modi di intendere il calcio diametralmente opposti, con il primo round conclusosi a netto appannaggio del diabolico stratega argentino. La vigoria batte la pazienza, la pressione supera l'attendismo, la coralità stritola i singoli.

Appunto, la mediana. Da sempre cuore pulsante di una squadra, da troppo tempo assente ingiustificata in casa Juventus. E la sensazione è che il solo arrivo di Ramsey non sia destinato a modificare il trend. All'interno di un elevato coefficiente tecnico, Matuidi e Bentancur balbettano. Mentre Pjanic, anche con la febbre, là in mezzo è l'unico a saper dare del “tu” al pallone. Troppo poco, specialmente puntando costantemente sulla qualità. E considerando il ritmo imposto dagli spagnoli, anche con Khedira difficilmente la storia sarebbe cambiata.

Cristiano Ronaldo Juventus 2018-19Getty Images

L'Atletico Madrid non ha una rosa forte come quella juventina, ma si è dimostrato superiore in tutto e per tutto, ridimensionando inesorabilmente le ambizioni bianconere. Dal ruolo di favorita a eliminata di lusso. Scenario impronosticabile alla vigilia e che riporta la lancetta del progresso europeo della Signora ai tempi di Monaco di Baviera.

La Juventus di Allegri nella massima competizione continentale è sempre arrivata a un passo dall'affermazione, senza però trovarla. Al netto delle due finali perse con Barcellona e Real Madrid, Madama si è fermata sul più bello anche all'Allianz Arena e al Bernabeu. E chissà che un'eventuale mancata rimonta, con conseguente uscita, non metta la parola fine al connubio tra Max e la Juve a giugno.

Infine colpisce in negativo anche la prestazione di Cristiano Ronaldo, storica bestia nera dell'Atletico, uomo sul quale sono state riposte le speranze per spezzare l'incantesimo. Senza tuttavia dimenticare che uno avendo vinto cinque Champions, e altrettanti Palloni d'oro, può avere sempre degli assi nella manica da giocarsi quando meno te lo aspetti.

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0