Ora non si scherza più. Non che Massimiliano Allegri sia solito prendere le cose della sua Juve con leggerezza, anzi. Ma con l'avvicinarsi degli appuntamenti chiave della stagione, la consueta spensieratezza livornese lascia spazio a un pragmatismo tutto sabaudo. Oggi tocca al Sassuolo, poi ci sarà il Frosinone venerdì, prima di chiudere il trittico di gare il 20 febbraio a Madrid.
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Nello stesso stadio dove la Juventus vorrebbe fare tappa l'1 giugno, data in cui verrà celebrata, tra le mura biancorosse, la regina della Champions League edizione 2019. L'attualità vedrà invece i bianconeri impegnati al Wanda Metropolitano per giocarsi il passaggio ai quarti. E considerando il peso specifico degli avversari, la missione non appare delle più semplici.
Allegri ha compreso il momento: occorrerà la perfezione per avere la meglio nel doppio impegno contro i colchoneros. Nel dettaglio, servirà portare la squadra nella miglior condizione psicofisica possibile. Nel farlo, la Juventus si aggrapperà ai suoi supereroi, così definiti dal vicepresidente Pavel Nedved, chiamati a ricondurre la Signora sul tetto d'Europa ventitré anni dopo l'ultima volta. E se i riflettori sono inevitabilmente puntati su Cristiano Ronaldo, buona fetta del passaggio del turno dipenderà anche dall'estro di Paulo Dybala e dalle accelerazioni di Douglas Costa. Due a cui Allegri ha appena tirato le orecchie.
L'assenza ingiustificata della Joya dalla panchina bianconera, lasciata per rabbia contro il Parma, non è infatti piaciuta né al tecnico toscano né tanto meno alla società: "Paulo ha chiesto scusa come era giusto che facesse da ragazzo intelligente qual è – così Allegri pre Sassuolo –. La società gli ha dato la maglia numero 10 e, soprattutto, gli ha dato una responsabilità importante: quando manca Chiellini è il capitano. Ha avuto un atteggiamento non in linea con le sue responsabilità. Ma ha capito, chiesto scusa e il caso è chiuso".
Getty ImagesPiù leggero ma ugualmente incisivo è il richiamo a Douglas Costa. Lunedì sera, dopo un brutto incidente nei pressi di Santhià, il brasiliano è volato a Parigi per festeggiare il compleanno del connazionale Neymar. Una scelta a dir poco inopportuna, per così dire: "Sono ragazzi e io glielo dico sempre: devono essere bravi a gestirsi dentro e fuori dal campo. Hanno tempo per divertirsi ed è giusto che lo facciano, ma devono essere bravi a gestirsi. Siamo in un punto della stagione importante, dobbiamo essere tutti al massimo della condizione".
Insomma, carota e bastone. Ma senza esagerare: i musi lunghi in questa fase dell'annata potrebbero rivelarsi deleteri, e Allegri non intende mietere vittime. Anche perché Dybala e Douglas Costa saranno i due giocatori che si contenderanno un posto da titolare al Wanda Metropolitano. Il borsino vede l'argentino ampiamente in vantaggio e, valutando gli ultimi problemi fisici dell'esterno verdeoro (con annessa mancata convocazione per la trasferta di Reggio Emilia), non dovrebbero emergere novità. Senza però dimenticare che a Madrid, ma sull'altra sponda del Manzanarre, lo scorso aprile l'ex Bayern rimediò una delle sue miglior prove in bianconero, facendosi beffe di un certo Marcelo.
Parola d'ordine: serenità. La stessa con cui, nel bene e nel male, Allegri si lascia scivolare tutto addosso da sempre. Nessuna multa, in entrambi i casi, ma solo una doppia ramanzina. Con annessa esclusione dai titolari per Dybala, in arrivo al Mapei Stadium."Siamo un gruppo e serve rispetto per i compagni". Parola di Max.


