Archiviata la questione Paulo Dybala, la Juventus si ritrova a dover prendere una decisione circa il futuro di AlvaroMorata. Nessuna certezza, ad oggi, sebbene a condizioni favorevoli i bianconeri avrebbero piacere di assicurarsi il cartellino del 29enne centravanti spagnolo.
Di proprietà dell’Atletico Madrid fino al 30 giugno 2023, il puntero iberico non rientra nei piani del Cholo Simeone. Semplice, chiaro e lineare. Ecco perché, snobbando il diritto di riscatto già fissato a 35 milioni, i vertici della Juve confidando di strappare un forte sconto. Nonostante, allo stato attuale delle cose, non ci sia ancora stato un contatto vero e proprio tra le due dirigenze.
Si affronterà l’argomento nelle prossime settimane, con Morata che – anche nei giorni scorsi – ha espresso chiaramente la sua preferenza.
“Voglio restare, ma il futuro non dipende da me. Il prossimo anno se non sarà possibile continuare qui sarei comunque il primo tifoso bianconero”.
La sensazione è che, attraverso il buonsenso, l’accordo possa arrivare a metà strada. Vuoi perché i Colchoneros intendono monetizzare nell’immediato per evitare i titoli di coda senza ricavare un euro, vuoi perché la Juve non può permettersi di rifare interamente il reparto d’attacco. Insomma, il dg FedericoCherubini è già alle prese con il post Dybala e, in attesa del rientro di Federico Chiesa, cercare un principio di continuità potrebbe rivelarsi la giusta strategia. Il tutto seguendo le indicazioni di Massimiliano Allegri, da sempre grande estimatore di Morata.
Lo spagnolo ha l’eclettismo dalla sua. E non è poco, affatto, specialmente se l’allenatore livornese dovesse insistere nell’affidarsi sia al 4-3-3 sia al 4-2-3-1. Chiaro, l’epicentro tecnico è diventato Dusan Vlahovic, ma i movimenti dell’attuale 9 juventino non vanno sottovalutati. Così come non vanno sottovalutate le presenze stagionali: 41 caratterizzate da 11 goal e 7 assist.
A fuoco lento, lentissimo, Juventus e Atletico Madrid si incontreranno per fare il punto della situazione. I rapporti tra le due società sono eccellenti e, anche per questo motivo, trovare l’intesa non dovrebbe rappresentare un grosso problema. Nessuna intenzione di spendere 35 milioni, ferma volontà di ragionare su standard (decisamente) inferiori. Questa, al momento, la strategia juventina.


