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Paul Pogba Juventus wave 2022Getty Images

Juventus-Monza, il ritorno di Pogba in bianconero

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Ecco, ora ci siamo, sul serio. Paul Pogba è pronto a fare il suo esordio bis con la Juventus. Per la gioia del popolo bianconero, desideroso come non mai di rivedere il francese dipingere calcio allo Stadium. Perché il ricordo è quello e non cambia, un artista prestato al pallone.

E, quindi, è tutto pronto per il 2.0. Che andrà in scena oggi, contro il Monza, con un programma già delineato: segmento di gara sia per l’ex Manchester United sia per Dusan Vlahovic. Musica per le orecchie di Max Allegri che, dunque, ritrova i due lungodegenti chiamati a innalzare il tasso qualitativo della squadra.

Intendiamoci, volare oltre con la fantasia risulterebbe un esercizio errato, soprattutto considerando l’entità degli stop. Detto questo, il peggio è alle spalle. Tuttavia, a distanza di mesi, resta la netta sensazione – e forse qualcosina in più – che la strategia legata alle terapie conservative sia stata delle più fallimentari. In quanto, se Pogba si fosse operato immediatamente, non avrebbe perso né tutta la prima parte di stagione con la Signora né il Mondiale.

Operato il 5 settembre di meniscectomia artroscopica selettiva esterna, il Polpo è pronto. Certo, non si può immaginare che possa essere al 100 per cento considerando come non giochi dallo scorso aprile (10’ contro il Liverpool), mentre l’ultima partita intera disputata risale persino a marzo (con il Tottenham). Insomma, non un quadro semplice per l’ex Manchester United. Che, dal canto suo, ha voglia di spaccare il mondo.

Ragion per cui, Pogba ha scelto di tornare alla Juventus. Snobbando, e questo va sottolineato, qualche sirena di lusso qua e là. Si vocifera che il Manchester City abbia provato a giocarsi le sue carte, non trovando la sponda del diretto interessato. Priorità al cuore, ai sentimenti, alla Juventus.

La palla adesso passa ad Allegri che, all’insegna della qualità, può passare dal centrocampo virtuale a quello reale. Tutte le strade portano a una linea creativa rappresentata da Rabiot, Locatelli e Pogba a pieno regime. Un reparto extra lusso che deve i conti con la crescita esponenziale di Fagioli, sempre più pedina intoccabile per interpretazione del ruolo. Senza snobbare le potenzialità di Miretti e un Paredes che, ad oggi, appare improbabile che possa restare a Torino.

Le vie del calcio sono infinite. E lo stesso Allegri, ieri, ha spoilerato che – all’occorrenza – potrebbe rivedere il sistema di gioco. Per farla breve: il 3-5-2, al netto della disfatta di Napoli, ha dato solidità alla rosa bianconera ma pensare qualcosa di differente potrebbe premiare la produzione offensiva.

È tempo di ideare nuovi ricordi. Perché il primo ciclo di Pogba all’ombra della Mole era e resterà maestoso: 178 presenze e 34 goal in quattro annate. Ma non si vive di passato, a maggior ragione alla Juve, sempre e costantemente a caccia del prossimo successo.

Juventus-Monza a disegnare un nuovo percorso. Per Madama che, finalmente, torna a poter contare su un campione preso per dare un’identità ben definita alla truppa. E per lo stesso Pogba, a caccia del rilancio, da trovare in una piazza che non ha mai smesso di amarlo.

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