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Paulo Dybala Milan JuventusGetty Images

Juventus-Milan rinviata ufficialmente: niente porte chiuse

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E' decisione definitiva, arrivata a meno di 24 ore di distanza dalla gara. Juventus-Milan semifinale di ritorno d di Coppa Italia posticipata a data da destinarsi. Rinviata: niente porte aperte, niente porte chiuse, niente limitazioni. A Torino non si giocherà mercoledì 4 marzo 2020.

La riunione effettuata in prefettura a Torino con la sindaca Chiara Appendino, il questore Giuseppe De Matteis, l'assessore regionale allo sport Fabrizio Ricca, coordinata dal prefetto Claudio Palomba, ha portato alla decisione di non giocare la semifinale di Coppa Italia contro il Milan, nemmeno senza tifosi. Presenti in video-conferenza anche i rappresentanti del governo e della lega calcio.

La decisione è stata presa dal prefetto di Torino. Essenziali per il rinvio l'impossibilità di verificare la provenienza dei tifosi, ovviamente al di là della residenza dichiarata, e gli assembramenti massivi davanti agli ingressi:

"Nel pomeriggio odierno si è tenuto in Prefettura il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto e con la partecipazione dei rappresentanti della Regione, oltre ai componenti ordinari: Sindaca, Questore e Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Nel corso della riunione l'Assessore Regionale alla Sanità ha riferito le risultanze e le valutazioni dell'Unità di Crisi della Regione Piemonte in merito alla situazione denominata dal cd coronavirus e alle misure precauzionali, nonchè l'esigenza di evitare assembramenti massivi. Nell'ambito della riunione, sentiti anche i Ministeri competenti, è stata condivisa l'adozione, da parte del Prefetto, dell'ordinanza contingibile ed urgente con la quale si dispone il differimento della partita di Coppa Italia Juventus-Milan, in programma nella serata del 4 marzo 2020".

Claudio Albanese, capo della comunicazione della Juventus, era stato chiarissimo in conferenza stampa prima di tale riunione:

"La Juventus rispetta qualsiasi decisione presa dalle autorità, la salute pubblica è bene prioritario anche per la società".

Juventus-Milan sembrava potesse essere la prima gara a porte aperte dopo l'ordinanza delle limitazioni sugli assembramenti, ma alla fine si è deciso per posticiparla a data da destinarsi. Inizialmente la semifinale si sarebbe dovuta disputare con l'esclusione dei tifosi di Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e delle province di Persa-Urbino e Savona, ma la riunione pomeridiana ha cambiato le carte in tavola.

La decisione su Juventus-Milan di Coppa Italia porta a nuovi dubbi riguardo le prossime gare che verranno disputate in Serie A: non è ancora chiaro se nel prossimo weekend verranno recuperate le gare della 25esima giornata, della 26esima, o si giocherà direttamente il 27esimo turno. A porte chiuse o a porte aperte.

In questo senso sarà decisiva l'incontro che si svolgerà nella giornata di mercoledì tra le varie squadre di Serie A e la Lega: insieme al governo, le regioni colpite maggiormente dal coronavirus e tutte le autorità si dovrà prendere una decisione definitiva per il prosieguo del campionato. In mezzo ad un calendario da incastrare come le tessere di un puzzle.

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