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De Sciglio JuventusGetty Images

Juventus-Milan alle porte: De Sciglio pronto ad affrontare il suo passato

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Nel girone d'andata, non in perfette condizioni, occupava un posto in panchina. Nell'imminente sfida di ritorno per Mattia De Sciglio contro il suo ex Milan si ripeterà lo stesso copione. Come spiegato alla vigilia da Massimiliano Allegri, infatti, il favorito per una maglia da titolare è Stephan Lichtsteiner.

Dopo due belle prestazioni proposte con la Nazionale nelle amichevoli contro Argentina e Inghilterra, utilizzato da Gigi Di Biagio come terzino sinistro, il 25enne laterale della Juventus si avvia a fare la voce grossa nel breve e lungo termine. O meglio, questo è l'auspicio del suo mentore, che nei mesi scorsi ha premuto fortemente affinché l'attuale numero 2 bianconero approdasse a Vinovo.

E così è stato: 12 milioni versati nelle casse del Milan, nonostante avesse un solo anno di contratto con il club rossonero, chiaro segnale di come la Vecchia Signora si sia tuffata con convinzione su una scommessa vinta. Già, proprio così.

Pur non avendo trovato tante presenze, a causa di qualche acciacco di troppo, il difensore milanese nella sua nuova esperienza ha fatto registrare 17 gettoni e 1 rete; la prima in serie A, realizzata affrontando il Crotone all'Allianz Stadium. Insomma, tutto procede a gonfie vele. E anche recentemente, a tratti persino giganteggiando, De Sciglio ha messo in mostra ingredienti interessanti: piedi educati, buona tecnica di base, coperture difensive e, soprattutto, personalità.

Stupisce, infatti, come il Mattia degli attimi conclusivi dell'esperienza al Milan – eufemismo definirli problematici – non esista più. Ora, magari non proponendo cose trascendentali, regna la continuità di rendimento. Proprio quanto auspicato in sede d'acquisto dalla Juventus.

Mattia De Sciglio MilanGetty

L'ad bianconero, Beppe Marotta, con un margine di rischio calcolato s'è assicurato un applicato pronto a crescere ulteriormente. La carta d'identità ancora verde in tal senso impone ottimismo. Il resto, tanto per cambiare, è da attribuire alla bravura di Allegri. L'allenatore livornese, colui che lanciato De Sciglio nel grande calcio, in poco tempo ha saputo rigenerare il suo pupillo. E, automaticamente, pensare in grande si può.

In via Aldo Rossi, dopo l'ascesa di Davide Calabria, non vigono grossi rimpianti. Insomma, per entrambe la parti i tempi erano maturi per il divorzio. Detto questo, essendo cresciuto a pane e Milan, il finale sarebbe potuto essere diverso.

De Sciglio, a livello di prima squadra, ha difeso i colori rossoneri per sei stagioni. Vantando solide basi in termini di settore giovanile. A 10 anni Mattia lasciò i Pulcini del Cimiano per unirsi, appunto, al Milan. Poi, successivamente, il sogno che diventa realtà a 18 primavere compiute, in occasione del debutto in Champions League – a San Siro – contro il Viktoria Plzen.

Adesso, dietro l'angolo, la prova del nove. Un contributo pimpante domani sera avrebbe un sapore particolare. Nessuna rivincita. Solo tanta voglia di sviluppare un percorso ambizioso e redditizio. Magari, in ogni caso, con un pizzico di nostalgia.

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