Nella passata stagione, pur vantando una rosa completa in tutti i reparti, la Juventusha messo in mostra fondamentalmente una lacuna: colmata con l'ultima finestra di mercato. Il terzino destro, specialmente nell'economia del calcio moderno, rappresenta molto.
Lo sa bene proprio la Signora che, nell'annata sfociata nella finale di Cardiff, s'è gustata le gesta di Dani Alves. Uno che ha vinto tre Champions League da protagonista. Uno che fa la differenza. Un po' come Joao Cancelo, acquistato dai campioni d'Italia per 40,4 milioni; cifra significativa ma che rispecchia pienamente il valore di un autentico predestinato.
Il difensore più costoso della storia juventina – dopo Lilian Thuram – è riuscito a diventare immediatamente uno dei punti di forza della formazione guidata da Max Allegri. Grande tecnica, personalità e, soprattutto, ampi margini di miglioramento: in entrambe le fasi. Qui, inevitabilmente, va menzionata la figura di Luciano Spalletti. L'allenatore toscano, infatti, nella passata annata ha saputo disciplinare un fenomeno anarchico. Che, complessivamente, all'Inter ha fatto molto bene.
Successivamente, sfruttando un'autentica occasione, l'inserimento di Fabio Paratici. Il Chief Football Officer bianconero, spalleggiato dall'ex ad Beppe Marotta, non ha tergiversato. Bruciando, difatti, un'agguerrita concorrenza capitanata da diverse squadre della Premier League. Madama ha tratto il massimo beneficio dalle dinamiche nerazzurre legate al fair play finanziario.
L'avventura sotto la Mole è iniziata decisamente bene: 13 presenze e 3 assist. Prestazioni di livello assoluto sfociate in un legittimo interrogativo: quanti laterali destri, al momento, sono superiori a Cancelo? Il re del settore resta Daniel Carvajal del Real Madrid, che tuttavia in stagione non sta riuscendo a trovare continuità di rendimento a causa di numerosi problemi fisici. Dopodiché, netta e progressiva, la scalata del numero 20 juventino.
Che, questa sera, affronterà i suoi vecchi compagni del Valencia. "Per me sarà una partita speciale - ha spiegato Cancelo alla vigilia - a Valencia ho trascorso tre anni positivi. Devo mettere da parte quest'esperienza. Ora sono alla Juventus e vogliamo disputare una grande gara".
Al Mestalla, bruciando chilometri su chilometri, il terzino lusitano ha disputato una partita maiuscola. Da motorino inesauribile a fonte di gioco, alle volte, il confine è sottile. Tutto passa dall'Europa che conta: ambizioni corali e individuali. Insomma, il barbuto fuoriclasse spagnolo è avvisato.




