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Allegri Juventus

Juventus, Cardiff è il passato: riattaccare la spina in Champions

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Riattaccare la spina, tanto per usare una frase cara a Max Allegri, non sarà semplice. Berlino ha fatto male, Cardiff ancor di più. Ma la Juventus, abituata a pensare insistentemente al futuro, non può soffermarsi sul passato.

C'è una nuova edizione della Champions League alle porte, c'è una stagione da affrontare profondendo il massimo sforzo. Perché se è vero che la Vecchia Signora in Italia ha creato un'egemonia, in Europa si può fare meglio. In una sola parola: vincere. Il percorso di crescita proposto dai bianconeri è stato prorompente, ma solamente il trionfo sancirà la definitiva consacrazione di una squadra giunta al picco massimo di maturità.

Potenzialmente le partenze di Bonucci e Dani Alves potrebbero pesare (e non poco), ma la Juventus – sebbene il mercato sia ancora aperto – ha deciso di rinforzare principalmente centrocampo e attacco, ovvero i due reparti che solitamente in Champions fanno la differenza.

In Galles, al netto dell'oggettiva superiorità del Real Madrid, anche le rotazioni hanno recitato la loro parte. Per gli spagnoli, in panchina, Bale. Per i piemontesi, invece, Lemina. Un quadro simile non si vedrà più; vuoi perché il mediano gabonese è finito al Southampton; vuoi perché l'ad Marotta ha migliorato sensibilmente la prodondità della rosa.

E, a proposito di nuovi volti, Douglas Costa è chiamato a trascinare i bianconeri in tutte le competizioni. Salutato il Bayern Monaco dopo due stagioni, il 26enne esterno brasiliano ha sposato il mondo Juve ponendosi prioritariamente un obiettivo: trovare maggiore minutaggio dopo gli alti e bassi vissuti con Ancelotti. Strada in discesa.

I campioni d'Italia puntano fortemente sul proprio numero 11, tanto da averlo considerato l'acquisto cardine della compravendita estiva. Convincere i baveresi non è stato semplice, ma la ferma volontà del ragazzo ha spinto la Juventus ad un pressing totale e vincente.

I bianconeri dall'urna di Montecarlo hanno pescato Barcellona, Olympiacos e Sporting Lisbona. Squadre importanti e che, nell'immediato, faranno capire la bontà del cammino bianconero. Di certo, come sempre, Buffon e compagni dovranno puntare a conquistare il primato del girone; passo necessario per pensare in grande. Affascinante, nonché ancora fresca, la doppia sfida che vedrà la Vecchia Signora affrontare i blaugrana. Nel 2015 a vincere la finalissima sono stati gli spagnoli, nella passata annata calcistica - ai quarti di finale - si sono imposti gli italiani. La partenza di Neymar, tuttavia, peserà particolarmente. Greci e portoghesi, sulla carta, risultano abbordabili.

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