Questa volta è finita per davvero. Gonzalo Higuain lascia la Juventus, lo fa con un anno d'anticipo - rispetto alla scadenza del contratto - e con svariati rimpianti da associare all'atto conclusivo. Certo, 66 goal in 149 presenze non è roba di poco conto, ma il ruolino di marcia va inevitabilmente contestualizzato in base alla spesa effettuata nel 2016: 90 milioni per strapparlo dalle grinfie del Napoli.
Quattro anni dopo, sostanzialmente, è cambiato il mondo. O meglio, è cambiato il Pipa, anche e soprattutto nel modo di giocare. Da cecchino infallibile, capace di riscrivere la storia dei marcatori della Serie A, a uomo squadra. Più riflessivo, meno spietato. Il tutto, con il mal d'Italia, tanto di pensare persino di salutare anticipatamente in pieno COVID anche per motivi familiari. Insomma, la mente è tutto.
La testa, anche quella della Continassa, ha portato all'addio. Un epilogo inevitabilmente, a maggior ragione considerando come il CFO Fabio Paratici stia lavorando alacremente sul mercato per cercare di prendere una punta nuova di zecca. Il tutto, seguendo le indicazioni di Andrea Pirlo.
Higuain saluta Madama che, comunque, è riuscita a ottenere uno sconto (attorno al 50 per cento) circa l'ultima annualità in essere da 7,5 milioni. Ora, alle porte, la Major League Soccer, con l'Inter Miami di David Beckham in forte pressing per assicurarsi un altro (ormai ex) juventino dopo Blaise Matuidi.
Proficuo, quindi, il bltz all'ombra della Mole poposto dal fratello-agente Nicolas. Che, all'insegna dei buoni rapporti, è riuscito a trovare un'intesa soddisfacente.