
Chissà che le due reti consecutive trovate in campionato non cambino la stagione di Paulo Dybala. Goal, quelli realizzati contro Frosinone e Bologna, che rimarcano le qualità di chi nella passata annata ha avuto la capacità di timbrare il cartellino per ben 26 volte. Il tutto, rimanendo ai box per più di due mesi. Da bomber a “tuttocampista”, però, a volte il confine può diventare decisamente sottile.
Con DAZN segui la Serie A IN STREAMING, LIVE E ON DEMAND
Lo sa bene Max Allegri, che con l'arrivo di Ronaldo ha dovuto rivedere le sue strategie offensive. Prima il portoghese, dopo il resto del mondo. Ecco, così, l'intoccabile Mario Mandzukic a fungere da vero e proprio bodyguard: sportellate a non finire finalizzate a favorire gli inserimenti di CR7, qualche gioia personale e, soprattutto, la consueta generosità in fase di non possesso. Insomma, repertorio lontano anni luce dalle caratteristiche di Dybala.
Perché la Joya in questa Juventuspuò agire solamente dietro le punte. E il credo di Allegri difficilmente cambierà in vista del secondo round con l'Atletico Madrid. Il 12 marzo, infatti, Max si giocherà una buona fetta di riconferma. Dentro o fuori, ma senza stravolgere l'impianto tattico. Al Wanda Metropolitano, al netto dei limiti strutturali di una grande squadra ma non ancora grandissima, sono emerse le difficoltà di un gruppo che forse si affida eccessivamente a Cristiano. Tutti per Ronaldo, anche se Ronaldo non è per tutti, specialmente quando sale in cattedra la tecnica. Ecco perché, arrivati agli appuntamenti decisivi, sorprende come la Signora non sia riuscita a effettuare il salto di qualità formato Champions.
GettyDybala si è calato nella parte, rispettando alla lettera il nuovo ruolo. Detto ciò, i risultati non stanno premiando la strategia globale. “Paulo segna meno, ma gioca meglio”. Parole di Pavel Nedved, che protegge e si coccola il suo numero 10, capace comunque di segnare 9 reti, di cui 4 in campionato e 5 in Europa. Numeri, tuttavia, che sottolineano un problema da risolvere nelle prossime puntate. Se ne riparlerà, eventualmente, a giugno. Ora conta l'attualità. Ora conta tentare un'impresa ai limiti dell'impossibile.
Due gare per ritrovare morale e condizione, magari chiudendo il discorso scudetto. Alla Continassa si prepara la trasferta di Napoli, a cui farà seguito il match casalingo con l'Udinese. Ma la testa è già all'Atletico Madrid. E qui Allegri dovrà prendere una decisione forte che riguarderà proprio Dybala. La sensazione, o qualcosina in più, è che il tecnico toscano voglia provare ad arginare la manovra colchoneros puntando sul 4-3-3: sistema di gioco che non prevede dall'inizio la presenza del Picciriddu. Prima scelta Douglas Costa, Bernardeschi piano alternativo. Il dado è tratto, o quasi.



