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Douglas Costa JuventusGetty Images

Juventus, Douglas Costa ancora incostante: out con lo Sporting

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La prima rete di Douglas Costa con la Juventusè stata offuscata dal blitz laziale all'Allianz Stadium. Un lampo improvviso, globalmente non una prova pimpante. D'altronde, al di là di qualche giocata delle sue, sinora il brasiliano in bianconero ha vissuto di (pochi) alti e (tanti) bassi.

Rendimento incostante, diverse panchine sullo sfondo. In Italia ci vuole tempo, usi e costumi differenti rispetto alla Germania, paese in cui – specialmente nell'era Pep Guardiola – l'esterno brasiliano ha fatto vedere cose interessanti tra le fila del Bayern Monaco.

Nessun dubbio sulla bontà del profilo, ma serve ancora pazienza. Ecco perché, pensando alla gara contro lo Sporting, decisiva per consolidare la seconda piazza nel girone, Max Allegri dovrebbe proporre nuovamente il 4-2-3-1: Cuadrado sulla fascia destra e Mandzukic su quella opposta.

Insomma, anche trovando la via della rete la musica non è cambiata. Douglas Costa, in questo momento, non viene visto come un elemento imprescindibile. Tempo e qualità sono dalla sua, ma l'ala sudamericana nelle prossime puntate è chiamata a dominare il manto erboso.

Impegni fitti e ravvicinati, musica per le orecchie del turnover, rotazioni necessarie per dare ampio respiro all'intera rosa. Douglas Costa, rimasto a Vinovo nell'ultima pausa nazionali, ha avuto modo di perfezionare movimenti tattici e condizione atletica, trovando – appunto – una maglia da titolare contro la Lazio. La volontà non manca, il battesimo del goal alla lunga potrebbe significare molto, ma l'anarchia tattica sotto la Mole non è contemplata. E qui, come dicevamo, solamente il tempo emetterà un verdetto sovrano.

Schierato sulla destra, rientrando sul piede forte, Douglas Costa può pensare di fare la voce grossa pure nel Belpaese. Ma, per centrare la missione, occorre che il 27enne di Sapucaia do Sul lavori ancora molto. Meno palloni da toccare, più velocità di pensiero. Questa, sostanzialmente, la richiesta allegriana.

La Juventus, tra parte fissa e bonus, potrebbe arrivare a spendere 47 milioni per assicurarsi il cartellino di Douglas Costa, preso in estate dal Bayern Monaco in prestito con diritto di riscatto. Operazione economicamente di un certo livello che, nel lungo periodo, dovrebbe fornire i suoi frutti. Auspicando, chiave primaria del discorso, nella continuità di rendimento. Arriverà?

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