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Di Maria Juventus FriburgoGetty Images

Juventus, Di Maria non al top: in gestione per la missione quarti

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Nel segno di Angel Di Maria. Non ci sono tanti discorsi da fare, per la Juventus, a caccia del pass per i quarti di Europa League. Il cammino passa da Friburgo, con la Vecchia Signora chiamata a difendere il successo di misura ottenuto all’Allianz Stadium. Senza fare troppi calcoli, senza timore. In quanto – organico alla mano – Madama può pensare seriamente di fare la voce grossa. Dunque, di arrivare all’atto finale della competizione.

Occhi puntati, quindi, sull’acciaccato Angel Di Maria. Già, l’uomo che da quando è iniziato il nuovo anno sta letteralmente trainando la Juventus. Basti pensare alla sontuosissima tripletta di Nantes, senza sottovalutare il primo round – deciso neanche a dirlo proprio da lui – contro la compagine teutonica. Niente maglia da titolare, recuperato in extremis, con la possibilità di entrare a gara in corso. E che opzione…

Nulla di nuovo, per ADM, da sempre abituato a giganteggiare. Un giocatore meraviglioso, ma sul serio, che dopo un avvio complicato ha compreso gli usi e costumi bianconeri. Il risultato? Alla Continassa l’argomento rinnovo è diventato concreto. Poi, certo, i prolungamenti si fanno in due. Detto questo, rispetto alle puntate precedenti, la sensazione è che la partita sia più che aperta.

Stando ai ben informati, per l’appunto, la famiglia di Di Maria si troverebbe meravigliosamente a Torino. E, dal canto suo, pure il diretto interessato pare abbia instaurato un ottimo legame sia con la città sia con la società. Insomma, ora è amore vero. Ragion per cui, se la conoscenza reciproca dovesse proporre altri step interessati, stringersi la mano una stagione aggiuntiva potrebbe risultare persino fisiologico.

Il rendimento legato all’annata in corso, d’altra parte, è in crescendo: assist, goal, leadership. Ingredienti fondamentali che certificano una carriera di livello assoluto, culminata nella massima consacrazione grazie alla conquista del Mondiale. Ecco, il Qatar ha portato consiglio, con l’ex PSG decisamente più sereno. In definitiva, la reazione scomposta nei confronti di Izzo rappresenta un mero e isolato ricordo.

Ora l’Europa Park, l’ennesimo stadio pronto a ospitare – magari per un segmento di gara – le immense qualità di un 35enne sempre più incisivo. Sì, perché al di là dell’ovvia gestione legata alla componente anagrafica, Di Maria non ha limiti. Anzi, tende costantemente ad alzare l’asticella, in quanto – per caratteristiche – rappresenta a tutti gli effetti un unicum su scala mondiale. Decisivo.

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