Massimiliano Allegri alla vigilia di Juventus-Sassuolo è stato chiaro: “Giunti a questo punto della stagione, considerando l'ottimo cammino del Napoli, non possiamo sbagliare”. Già, proprio così. La compagine partenopea viaggia a gonfie vele e, di conseguenza, per i campioni d'Italia in carica non sono ammessi errori. Non è tempo di pensare all'estetica, occhi puntati esclusivamente sull'intera posta. Anche perché, archiviato questo impegno, la Vecchia Signora sarà chiamata ad affrontare la sempre ostica trasferta di Firenze.
Là davanti, tra la fresca operazione subita da Cuadrado per risolvere i problemi di pubalgia, e la contusione al polpaccio sinistro rimediata da Douglas Costa in Coppa Italia, le scelte sono obbligate. Il tutto, facendo leva su un Bernardeschi non in perfette condizioni.
Insomma, la Juventus dovrà fare di necessità virtù. Incerottata, sì, ma sempre estremamente competitiva. Allegri non vuole alibi, carica la squadra e, al tempo stesso, ragiona su eventuali cambi. Per stessa ammissione dell'allenatore livornese, qualche idea – eventualmente – da proporre c'è. Ad esempio, sia sul lato sinistro che su quello destro, Max ha provato Alex Sandro nel tridente offensivo. Così come Sturaro adattato sulle corsie esterne, ormai, non fa più notizia.
Con il Sassuolo, a livello di sistema di gioco, non dovrebbero esserci novità. Assetto base: 4-3-3. In porta, rientrato splendidamente a Bergamo, toccherà nuovamente a Buffon. In difesa, per quanto concerne la fascia destra, un posto se lo contendono Lichtsteiner e De Sciglio col secondo favorito. Mentre Barzagli, Chiellini e Alex Sandro dovrebbero completare il puzzle. A centrocampo nessuna novità. Pjanic in cabina di regia supportato da Khedira e Matuidi. In attacco, alle spalle di Higuain, ecco Bernardeschi e Mandzukic.
Missione decisamente in salita – stando alle statistiche – per il Sassuolo. I bianconeri hanno vinto tutti e quattro gli impegni giocati contro i neroverdi in casa nell'élite nostrana, segnando nove reti a fronte di una subita. Beppe Iachini, tecnico degli emiliani, è stato sconfitte sette volte in altrettante partite da Allegri. Infine: tra le squadre affrontate almeno quattro volte in Serie A, la Juventus è l'unica contro cui Berardi non ha realizzato né goal né assist.
