La Juventus può sorridere per la seconda vittoria consecutiva in campionato, ma non certamente per l'andazzo generale: squadra ancora poco squadra, innumerevoli goal subiti e, soprattutto, due infortuni che rendono l'attacco pressoché inesistente.
Guarda Juventus-Chelsea gratis su Amazon Prime Video: clicca qui per attivare il tuo abbonamento
E se nella giornata di oggi Paulo Dybala e Alvaro Morata si sottoporranno ai classici test del J Medical per comprendere l'entità dei rispettivi ko maturati con la Sampdoria, Max Allegri si ritrova a dover fare di necessità virtù in vista dell'imminente big match contro il Chelsea.
Mercoledì, ore 21, i campioni d'Europa in carica sbarcheranno all'Allianz Stadium con l'obiettivo di ipotecare il primato del gruppo H.
Ricca abbondanza per Thomas Tuchel, grossi problemi per il condottiero livornese. Che, oltre agli ultimi due stop, non potrà contare neanche su Kaio Jorge: fin qui alle prese con zero minuti dettati da un problema muscolare, nonché escluso dalla lista Champions. Insomma, attacco a pezzi.
C'è una speranza, c'è Moise Kean. Chiamato, quindi, a responsabilizzarsi in tempi rapidi. Autore al momento di un centro trovato contro lo Spezia, il 21enne centravanti vercellese sarà l'uomo attorno al quale Allegri dovrà pianificare le mosse dell'attacco tra Chelsea e Torino.
Gli scenari, sostanzialmente, sono due. Il primo vede Kean - in una sorta di 4-3-3 - spalleggiato da Cuadrado e Chiesa. L'altro canovaccio tattico, invece, potrebbe portare all'ormai consueto 4-4-2 a geometria variabile con Kean e Chiesa là davanti.
Gli ultimi due allenamenti, pre Champions League, consentiranno a Max di prendere una decisione definitiva. Ma per Kean, inevitabilmente, è già il momento della verità. Sul suo conto, basti vedere l'investimento pianificato dai dirigenti bianconeri, la Juve fa grande affidamento. In maniera graduale, sì, ma decisa.
E anche nell'Europa che conta, comunque, Moise ha iniziato a muovere i primi passi. Basti pensare all'esperienza tra le fila del PSG, con annessa rete realizzata al Camp Nou al Barcellona nell1-4 in occasione degli ultimi ottavi di Champions.
In parole povere, le grandi sfide non impensieriscono Kean, da sempre abituato a primeggiare sfoggiando lo status di predestinato. Detto ciò, mai come in quest'occasione, dare e darsi un segnale significherebbe tanto. Per lui, per la Juve, per un cammino in salita.


