Approdato la scorsa estate nello staff di Max Allegri, l’avventura di Paolo Bianco alla Juventus sembrerebbe essere già giunta ai titoli di coda. Il tecnico pugliese, con un passato da collaboratore di Roberto De Zerbi, è destinato a tornare a svolgere il ruolo di head coach. Ragion per cui, tutte – ma proprio tutte – le strade portano ai saluti dopo una sola stagione trascorsa all’ombra della Mole.
Sbarcato a Torino per rimpolpare (anche di idee) il gruppo di lavoro allegriano, Bianco vanta una profonda conoscenza della materia: fase difensiva, sì, ma non solo. Esperienza a tutto tondo che ha portato la Juve, nei mesi scorsi, a celebrare un matrimonio mai probabilmente in auge. Seppur all’origine dell’imminente addio non ci siano (particolari) tensioni. Insomma, pura e nuda voglia di camminare con le proprie gambe.
E ora? Prima di tutto c’è da capire quanto sia salda la posizione dello stesso Allegri. Che incassa la fiducia degli uomini della Continassa e, soprattutto, è forte di altri due anni di contratto. Poi, si sa, nel calcio le idee possono cambiare rapidamente. In parole povere, sono i risultati a fare la differenza.
Non si intravedono cambiamenti all’orizzonte per quanto riguarda gli altri fedelissimi di Allegri: da Landucci a Dolcetti, passando per Folletti, Trombetta e Padoin. Quest’ultimo sempre più in auge e rispettato dal mondo bianconero.